
Val d’Ambiez
di: Salvatore Stringari
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 24 agosto 2008
Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Brenta
Cartina: Dolomiti di Brenta
Segnavia:
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Tempi di percorrenza*: in giornata
Quota partenza: 900 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1821 m.s.l.m
Dislivello: m. 921
Giro: A/R
Acqua, sorgenti: non rilevate
Località: San Lorenzo in Banale
Punti di appoggio: Ristoro Dolomiti, Rifugio Cacciatore
Copertura cellulare: no
Parcheggio/i: sì
Tappe del percorso: Ristoro Dolomiti, strada forestale, Rifugio Cacciatore, ritorno per lo stesso itinerario
Partecipanti: io e un amica con sua figlia
L’escursione in dettaglio:
La Val d’Ambiez
è la principale via di accesso per le cime del settore meridionale del Gruppo di Brenta. Solcata dal Torrente Ambiez si estende da Sud verso Nord da Dorsino alla Vedretta di Ambiez per una lunghezza di circa 10 km. La sera prima mi sono addormentato con un temporale che non avrebbe lasciato presagire il bel tempo e così non ho impostato la sveglia. Risultato? Mi sono svegliato alle 8:30 e mi sono perso in casa. Uscendo sul balcone e vedendo l’orizzonte sereno senza alcuna nuvola mi è venuta voglia di uscire, nonostante non avessi organizzato nulla. In pochi minuti però ero già vestito ed avevo preparato lo zaino. Ma senza una meta precisa da raggiungere mi sono messo i macchina e all’improvviso una idea; la val d’Ambiez. In circa 40 minuti ho raggiunto S. Lorenzo in banale e da lì le indicazioni per la val d’Ambiez. La Strada è percorribile anche con la macchina fino al Ristoro Dolomiti 900 m s.l.m. Qui si può lasciare l’auto al parcheggio. Si sono fatte le undici e trenta circa. In breve sono pronto a partire per il rifugio al Cacciatore percorrendo a piedi la strada forestale che viene percorsa delle jeep, che effettuano servizio taxi, che portano i più sfaticati alla quota di 1821 m.s.l.m. io ho percorso la strada in 2:40 con una pausa di 10 minuti, 900 metri di dislivello, nelle ora più calde della giornata. Arrivo al Rifugio Cacciatore alle 14:50 circa. La strada lunga e monotona fino alla Malga Prato di Sotto a quota 1671 m. s.l.m. dove il panorama si apre su tutto il Brenta meridionale e in breve giungo al rifugio Cacciatore 1821 m s.l.m. Dopo una pausa ristoratrice con le poche cose che mi ero portato 5 pesche 1 bottiglia di Gatorade e della cioccolata ho girovagato nei dintorni del rifugio valutando il caso di raggiungere il Rifugio Silvio Agostini 2410 m. s.l.m. ma era tardi ed allora mi sono portato nel punto dove si poteva vedere il Rifugio con un’altra mezzora di cammino per poi distendermi sul prato a prendere un po’ di sole e gustarmi il panorama delle montagne che con il tramontare del sole cambiavano aspetto e colore. Si sono fatte le 17:00, più o meno, ritorno verso il rifugio, entro, a quest’ora è vuoto quelli della polenta e capriolo o polenta e cervo se ne erano scesi a valle con la jeep, bevo un caffè pago esco dal rifugio e ora che la gente se ne è andata tutta mi gusto il silenzio delle montagne e la tiepida aria, qui seduto sulle panchine poste al esterno del rifugio. Dopo di che arriva l’ora e proprio non mi posso fermare oltre e devo scendere a valle prima che il buio mi sorprenda. A piedi, in 1 ora 40 minuti arrivo al ristoro Dolomiti. Lunga e faticosa questa gita, ma per me molto importante, per il fatto che con la forza di volontà si può trasformare una giornata che era iniziata all’insegna della noia più profonda in una meravigliosa gita in montagna.
Autore/i: Salvatore Stringari
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