097 al Rifugio Gardeccia




Data: 01-03-2009

di Salvatore Stringari, 

al Rifugio Gardeccia,

Rieccomi, dopo tanto tempo che non scrivevo… È da un paio di fine settimana che non esco di casa. Esco solo per andare al lavoro. Ho il morale a terra per via della separazione. Oggi un amico mi chiama. Mi invita a fare una camminata in Val di Fassa al rifugio Gardeccia a 1949 m.s.l.m. Mi son detto… andiamo. Nulla di difficile o impossibile. Le dolomiti sono sempre state la mia più grande passione. Ricominciare dopo un brutto periodo è utile. Anche andare in montagna aiuta a rialzarsi.

Scheda Tecnica Riassuntiva

Rifugio Gardeccia

Città: Pera Mazzina Val di Fassa
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Escursionistico in Ambiente Innevato (E.A.I.)
Tempi di percorrenza:* in giornata
Giro: Andata e Ritorno
Punti di appoggio: rifugi
Parcheggi: sì a Pera di Fassa
Acqua, sorgenti: non rilevate
Costo della visita: in autonomia, gratis
Tappa del percorso: Pera, strada innevata, rifugio Gardeccia, rientro per lo stesso itinerario di salita
Partecipanti: autore e alcuni amici

Nota: * I tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica. È fondamentale avere conoscenza dell’ambiente alpino e della progressione. Il movimento in ambiente alpino e la capacità di orientamento sono cruciali.

L’escursione in dettaglio:

Rifugio Gardeccia,

Arrivati a Pera poco prima di Mazzin, prendiamo la strada provinciale 238. Arriviamo a Muncion, frazione di Pozza di Fassa. Lasciate le macchine nelle vicinanze. Ci avviamo sulla strada chiusa al traffico che si inoltra nella valle del Vajolet. Alla fine arriviamo alla “regolina”. Subito dopo la strada è innevata. Inizia qui la salita tra spettacolari pareti di calcare che si innalzano tra gli abeti i larici ricoperti di neve. In un oretta circa arriviamo al rifugio.

Qui mi sazio con il panorama che è spettacolare. Anche un buon piatto di canederli crauti e lucanica mi solleva il morale. Le chiacchiere in buona compagnia mi fanno sentire meglio. Dopo il buon e abbondante pranzo vediamo delle persone che scendono con le slitte e ci informiamo anche noi. Il rifugio mette a disposizione questo servizio e ne approfittiamo. Ora abbiamo le slitte… Per il rientro ci avviamo, giù per la strada, con le slitte. Che bello! Erano trenta anni che non andavo più con la slitta. Non vi sto a raccontare tutto quello che è successo, ma solo che è stata una bella giornata.

Una giornata iniziata in compagnia. Il cielo non prometteva nulla di buono, ma avendo avuto fiducia, ci ha regalato il sole. Abbiamo avuto la possibilità di trascorrere e terminare una meravigliosa giornata in compagnia. Mi sono divertito come un bambino.

Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!

Autore/i: Salvatore Stringari
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© By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

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