098 Ferrata Giordano Bertotti




Data: 05-04-2009

di Salvatore Stringari,

Sentiero Giordano Bertotti,

oggi da Trento raggiungo il Passo del Cimirlo a m. 730 s.l.m., da qui percorrendo la strada della Maranza raggiungo il passo (o località Piani) Colmo a m. 810 s.l.m dove trovo un piccolo parcheggio, inizio da qui, il sentiero Giordano Bertotti. È una via ferrata breve e divertente. È stata realizzata nel 1978 dalla sezione SAT di Povo. È dedicata a Giordano Bertotti. Il sentiero si sviluppa con percorso vario. Esso è panoramico sul versante occidentale del Chegùl.

Scheda Tecnica Riassuntiva

Sentiero Giordano Bertotti

Cima: nessuna.
Gruppo Montuoso: Marzòla .
Cartina: Tabacco foglio 062 Altopiano di Pinè Valli di Cembra e dei Mocheni.
Segnavia: SAT 418, SAT 411, SAT 427,
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Escursionistico Attrezzato: (E.E.). Il sentiero ha infissi come funi corrimano e brevi scale. Tuttavia, questi elementi non snaturano la continuità del percorso. un itinerario per Escursionisti Esperti poco difficile.
Quota partenza: m. 810 s.l.m
Quota da raggiungere: m. 1326 s.l.m
Dislivello: m. 516
Tempi di percorrenza:* in giornata
Giro: Anello
Punti di appoggio:
Acqua, sorgenti:
Località: Passo del Cimirlo
Parcheggio/i:
Partecipanti: l’autore in solitaria

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica. Essi sono influenzati anche dalla conoscenza dell’ambiente alpino e delle tecniche di progressione. Anche la capacità di movimento e di orientamento in ambiente alpino è determinante.

L’escursione in dettaglio:

Sentiero attrezzato Giordano Bertotti

dal passo (o località Piana) Colmo a m. 810 s.l.m dove trovo un piccolo parcheggio, dopo pochi metri si trova sulla sinistra la cartellonistica che indica il sentiero.

Risalgo e supero rapidamente la boscaglia fino a giungere alla base di alcuni suggestivi picchi rocciosi… (inizia la neve) superato un piccolo promontorio, punto deciso in direzione delle pareti del Chegùl. Raggiungo un traverso un po’ esposto. Da qui indosso l’imbrago e l’attrezzatura di protezione. Proseguo fino all’esile cresta. Qui cominciano i tratti attrezzati. Dei cordini d’acciaio e due scale facilitano il superamento della parete rocciosa. Superato il primo tratto a destra, il sentiero porta su una cresta. Poi entra in una zona boscosa e conduce al libro di vetta. (neve)

Le ultime funi mi conducono infine sulla panoramica vetta, Croce del Chegul a m.1263 s.l.m. dalla quale l’occhio spazia in ogni direzione. Attraverso il ponticello, supero la profonda spaccatura detta Bus del Vènt. Continuando, mi calo in nella vicina valletta di faggi. La discesa continua per un bosco suggestivo fino ad arrivare allo “Spiazz de le patate”. Indicazioni in loco Qui trovo il bivio per il sentiero 411 che porta alla cima della Marzola e agli “Stoi”. Però, io scendo molto rapidamente fino a raggiungere alcuni resti di fortificazioni delle prima guerra. Nei pressi di un acquedotto, prendo il sentiero 427 a sinistra. In circa 30/40 minuti mi riporta sul sentiero 418 e in breve sulla strada della Marzola e al parcheggio.

Un cenno alla Storia:
Il sentiero “Giordano Bertotti” fu realizzato e inaugurato nel 1978. È dedicato alla memoria di Giordano, socio della Sezione scomparso tragicamente nel 1970. Nella parte superiore è attrezzato con alcuni cordini e una scala metallica. Questi strumenti aiutano a superare con più facilità alcuni tratti impegnativi. Detto anche “Sentiero della Croce.” Quantunque breve, è ripido e presenta alcuni tratti piuttosto esposti. È da percorrere con adeguata preparazione. Si distingue dagli altri itinerari più o meno facili, donando all’escursione un gradevole tocco alpinistico.

Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!

Autore/i: Salvatore Stringari
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