101 il Monte Altissimo di Nago


Monte Altissimo di Nago © Copyright By Salvatore Stringari

Monte Altissimo di Nago

di Salvatore Stringari

Scheda Tecnica Riassuntiva

Data: 04-05-2009

Cima: Monte Altissimo
Gruppo Montuoso: Monte Baldo 
Cartina: Tabacco foglio 063 Monte Baldo Malcesine Garda
Segnavia: 622 633 SAT
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: 1196 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 2056 m.s.l.m
Dislivello: m. 860
Tempi di percorrenza*: in giornata
Giro: Anello
Punti di appoggio: sì 
Acqua, sorgenti: non rilevate, portare acqua 
Località: San Giacomo, Brentonico
Copertura cellulare:
Parcheggio/i:
Partecipanti: autore con amici

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

Arrivato in località San Giacomo dopo Brentonico, nei pressi del Hotel San Giacomo trovo un ampio parcheggio dove lascio l’auto.

Monte Altissimo di Nago

Sul muro del Hotel trovo una prima tabella S.A.T. che riporta l’ora di percorrenza di ore 2.50 dopo soli 20 passi un’altra tabella indica il tempo di 2.10, o il tempo corre o io sono un velocista, ad ogni modo mi incammino per la stradina che passa tra l’Albergo San Giacomo e la chiesetta del 1500 di San Giacomo. Dopo pochi passi trovo le segnalazioni per il sentiero numero 622, e ancora ore 2.10 (il tempo si è fermato?) che porta in direzione Malga Campo-Altissimo, quindi svolto a sinistra e inizio la salita sui prati  in direzione della montagna che sovrasta il caseggiato di San Giacomo. Proseguo fino all’inizio di un sentiero che si immette in un boschetto, il sentiero si arrampica su un primo costone, indicazioni ore 1.30  anche qui dopo soli 20 minuti di cammino. Arrivo in un ampio piano da cui è visibile la maggior parte del percorso che mi porterà in cima al Monte Altissimo. Sono in vista, davanti a me, di un gruppo di cenge, al di sopra delle quali si trova la bianca Croce del Monte Campo e della malga omonima. Arrivato nei pressi di malga Campo, trovo un altro gruppo di cartelli segnavia per arrivare al Rifugio Graziani, a Malga Campei, a Bocca Paltrane, e quindi all’Altissimo. Proseguo diritto, per salita molto ripida, lungo il costone della zona Monticello che mi porta a Bocca Paltrane, da dove si può osservare, a destra in basso, la conca di Val Parol.

Monte Altissimo di Nago © Copyright By Salvatore Stringari

Continuo la salita fino ad arrivare alla sommità del costone, dove si vede la chiesetta e, a sinistra, verso sud-ovest, il rifugio Damiano Chiesa. Spostandomi in direzione della chiesetta, posso ammirare il Lago di Garda. Bellissimo panorama peccato per la nebbia che continua a passarmi davanti come un velo portato dal vento.

Monte Altissimo di Nago © Copyright By Salvatore Stringari

La discesa la faccio per il sentiero 633 SAT che, con ampi, ed agevoli, tornanti, arriva al Rifugio Graziani, che quando raggiungo, decido di continuare la discesa, per la Bocca del Creer. Faccio un incontro su questo sentiero, le marmotte, che mi fermo a fotografare ce ancora molta neve ma loro sono già in giro e trovo le loro impronte sulla neve. Il sentiero, porta a Malga Bes ed a San Valentino ma, prima di arrivare alla malga appena citata, trovo un cartello che indica San Giacomo, alla sinistra della direzione di marcia. Un piccolo sentiero scende nel bosco della zona chiamata Cavalpea. Sbucato fuori dal bosco, mi trovo in località Serb, dove  alcune graziose casette di montagna fanno da cornice al paesaggio. Il sentiero 633 termina ad un tornante della provinciale che da San Giacomo porta a San Valentino, quindi, procedo in direzione di San Giacomo, a sinistra, per ritornare al parcheggio dove ho lasciato l’automobile.

Autore/i: Salvatore Stringari
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