109 Cima Ombrettola




Data: 26-07-2009 

di Salvatore Stringari, 

Cima Ombrettola m. 2922 s.l.m, 

Dopo il successo del Vajo dei colori, ho raccontato e scritto qui sul blog. Oggi, con Edoardo, decidiamo di salire alla cima Ombrettola nel gruppo della Marmolada. Partiamo da Trento e raggiungiamo Canazei, Alba e Penia. Lì parcheggiamo la macchina in un comodo parcheggio gratuito alla funivia Campàc.

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Cima Ombrettola m. 2922 s.l.m 

Cima: Ombrettola. 
Gruppo Montuoso: Marmolada. 
Cartina: Tabacco foglio 06 Val di Fassa e Dolomiti Fassane. 
Segnavia: CAI/SAT 602 607 612a 
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Alpinistico (E.E.) o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E). Si sviluppa in zone impervie. Richiede all’escursionista una buona conoscenza della montagna. È necessaria una tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Quota partenza: 1460 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 2931 m.s.l.m
Dislivello: m. 1470
Tempi di percorrenza:* in giornata
Giro: A/R
Punti di appoggio: Rifugio Contrin
Acqua, sorgenti: sì ma portarsi acqua
Località: Solagna
Copertura cellulare: non rilevato
Parcheggio/i:
Tappe del percorso: Solagna, Valle del Contrin, cima Ombrettola, Rifugio Contrin,
Partecipanti: Edoardo, Salvatore,

Nota: * I tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica. È importante avere conoscenza dell’ambiente alpino e delle tecniche di progressione. Il movimento in ambiente alpino e la capacità di orientamento sono fondamentali. 

L’escursione in dettaglio:

la Valle del Contrin

Lasciata la macchina ci inoltriamo nella valle del Contrin. e inizia la nostra avventura…

saliamo a passo lento il primo tratto molto ripido della strada sterrata e sentiero S.A.T. E602 che si inoltra nella valle del Contrin (la strada arriva fino al rifugio). Dopo essere passati per un caratteristico passaggio obbligato detto il “cancel”, la valle si apre ai nostri occhi. Il panorama piano, piano diventa a 360 gradi.

al rifugio Contrin

Continuiamo sulla strada diventata pianeggiante e prativa tra cavalli e mucche di varie razze libere al pascolo. Continuiamo a salire la valle. Passiamo un ponte di legno sul torrente Contrin. Finalmente, arriviamo al rifugio Contrin in 1.30. Ci fermiamo per un te. La cameriera si affretta a farci pagare ancora prima di aver appoggiato le tazze sul banco. Sarà una nuova forma di accoglienza?

Cima Ombrettola

Proseguiamo ora sul sentiero 607 S.A.T. “Val delle Cirele” arrivando ad un bivio. Il sentiero per forcella Paschè lo lasciamo alla nostra destra. Ci inoltriamo a sinistra verso il passo Ombrettola. Lo risaliamo tutto fino a sormontare una bastionata di rocce. Arriviamo al bivio per la cima Ombrettola. Incontriamo ancora chiazze vaste di neve. Sul ghiaione ora sentiero 612 S.A.T. perdiamo un po’ di tempo a capire quale delle numerose tracce in parte coperte dalla neve seguire. Intuisco la via più sicura e con Edoardo la seguiamo fino a raggiungere la cima. Sono le 13.00 quando raggiungiamo la cima. Lo spettacolo che ci si presenta è indescrivibile a parole. Solo il cuore può capire. Ma ci Provo. La parete sud della Marmolada, Punta Penia dove intravediamo il piccolo rifugio e una parte del ghiacciaio della Marmolada.

Ci concediamo un po’ di tempo. Ammiriamo i giganti dolomitici che ci circondano. Ci scambiamo strette di mano e complimenti. Scattiamo foto e facciamo una pausa pranzo. Riprendiamo la via del ritorno che sono circa le 14.30 raggiungiamo il rifugio Contrin dopo poche ore. Chiedo a Edoardo se gli va di fermarci una volta ritornati sui verdi prati della Valle delle Cirele. Vogliamo riposare e ammirare ancora un attimo il panorama e le alte guglie che abbiamo davanti.

Ci fermiamo quindi 15/20 minuti. Riprendiamo il cammino e siamo al Rifugio Contrin alle 16 circa. Pausa e birra. Alle 16.30 siamo in cammino di nuovo e raggiungiamo Penia alle 17.15… e 1470 metri di dislivello. Non siamo mai pronti a lasciarci alle spalle giornate splendide come questa. Siamo nel regno delle Dolomiti, e dobbiamo far rientro a casa e alle abitudini quotidiane. Un ringraziamento a Edoardo B.

Autore/i: Salvatore Stringari
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