118 Lago di Moregna

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Data: 05-06-2010

di Salvatore Stringari,

Lago di Moregna,

oggi da Trento raggiungo Predazzo. Poco prima di entrare in paese, seguo le indicazioni per la località Miola e l’omonimo ristorante Miola. Una volta arrivato, scopro che non posso proseguire in auto per la malga Valmaggiore. Sono obbligato a lasciare l’auto in un parcheggio vicino al Ristorante. :(

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Lago di Moregna

Cima: Coltorondo.
Gruppo Montuoso: Lagorai.
Cartina: Tabacco foglio 014 Val di Fiemme, Lagorai, Latemar.
Segnavia: Strada Forestale e CAI/SAT 339.
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero escursionistico in ambiente innevato (EAI). Escursionistico Ambiente Innevato. Sentiero Escursionistico: (E). Sentiero privo di difficoltà tecniche. In gran parte, corrisponde a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali o militari. Può anche essere un sentiero di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine. (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: m. 1000 s.l.m.
Quota raggiunta: m. 2058 s.l.m.
Dislivello: m. 1058
Tempi di percorrenza:* in giornata
Giro: A/R
Punti di appoggio: Ristorante Miola e le malghe ancora chiuse
Acqua, sorgenti: non rilevato
Località: Predazzo
Copertura cellulare: non rilevata
Parcheggio/i: sì
Partecipanti: l’autore in solitaria

Nota: * I tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica. La conoscenza dell’ambiente alpino e della progressione è importante. Anche la capacità di movimento e di orientamento in ambiente alpino è fondamentale.

L’escursione in dettaglio:

a Miola

Raggiunto il Ristorante Miola, mi fermo davanti a un divieto. A causa dei lavori di asfaltatura, è proibito il passaggio sulla forestale che porta a Malga Valmaggiore. Tuttavia, la relazione che stavo leggendo mi indica come punto di partenza proprio la Malga. No! Non ci voleva!

a Malga Valmaggiore

Parcheggio nei pressi di una piazzola poco sotto il ristornate, sono a quota 1000 metri circa. L’intenzione era di arrivare a 1600 metri con l’auto, visto lo sviluppo di questa escursione. Mi incammino oltrepassando le transenne, non voglio ritornare a casa senza aver fatto qualcosa e non voglio cambiare itinerario. La strada è monotona e sale lungamente nel bosco e in Val Maggiore. Superato il bosco di Malgola, in due ore arrivo a Malga Valmaggiore.

Finalmente il panorama si apre. Faccio una pausa e il punto della situazione. Sono le 9 del mattino. Ho perso 2 ore per arrivare fin qui. Decido di proseguire e arrivare almeno a 2000 metri. Ho raggiunto con difficoltà Malga Valmaggiore m. 1620 s.l.m. Da qui prendo la mulattiera che passa dietro alla malga. Più salgo, più aumenta il manto nevoso e affondo ad ogni passo. Questo non l’avevo previsto e non ho portato le ciaspole!

al Lago di Moregna

Inizio a salire i tornanti abbastanza accentuati. Fortunatamente, mi portano facilmente in quota. In altre due ore arrivo alla Malga Moregna 2080 m. Il vicino lago di Moregna è ancora ghiacciato. Il lago si trova in un splendido anfiteatro. Questo anfiteatro è invaso dalle slavine cadute dalla omonima cima che sovrasta il lago.

Ho fatto 500 metri in due ore! Sono fuori allenamento. Sono le 11 e sono qui da solo e demoralizzato (se almeno mi fossi portato le ciaspole!) è giugno e non pensavo di trovare neve in quantità. Faccio una lunga pausa ristoratrice. Mi godo innanzi tutto il silenzio. È rotto solo dal fischio di una marmotta. Questa esce dalla sua tana, ancora circondata dalla neve, e fa i primi passi. Il sole è caldo e intenso. È luminoso. A questo punto mi passa il malumore per non essere riuscito a fare la Cima Coltorondo. Prima o poi la ritenterò. Da qui il lungo rientro a ritroso in valle.

Sono piccole sconfitte che insegnano. Improvvisare e adattarsi è fondamentale. Adattare l’escursione solitaria alle proprie possibilità è essenziale. Questa è la montagna…

Autore/i: Salvatore Stringari
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