122 Sentiero delle Trincee




Data: 04-07-2010

di Salvatore Stringari, 

Sentiero delle Trincee

Oggi con Antonio partiamo da Ometto 1035 m. piccola località della Vallarsa. Ho letto di questi due sentieri di guerra. Sono più esattamente trincee interessanti dal punto di vista storico. Decido per una visita a questi luoghi. Sono le otto del mattino e iniziamo a salire raggiungiamo il bivio Torchetal 1085 m. e seguiamo le indicazioni per la dorsale S/E del monte Jocole il sentiero è ripido.

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Sentiero delle Trincee

Gruppo montuoso: Pasubio.
Cartina topografica: foglio 1 SUD Sezione Vicentine del CAI.
Segnavia: 145, 146, CAI/SAT.
Tipologia sentiero e difficoltà:* È un Sentiero Escursionistico. È classificato come (E).
Il sentiero è privo di difficoltà tecniche. Corresponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali e militari. Sono anche sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine. (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).

Quota partenza: m. 1035 s.l.m
Quota da raggiungere: m. 1965 s.l.m
Dislivello: m. 930
Tempi di percorrenza:* 4 ore comunque in giornata
Giro:
anello
Punti di appoggio: nessuno
Acqua, sorgenti: no, portare acqua
Località: Ometto
Copertura cellulare: non rilevato
Parcheggio/i:
Tappe del percorso: Ometto Torchetal, e Val Grande sentiero 145, quota 1936, bivio e Cresta sul sentiero 146, Gherbente Torchetal e Ometto
Partecipanti: Antonio e autore

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica. Anche la conoscenza dell’ambiente alpino è importante. La progressione e il movimento in ambiente alpino sono essenziali. Infine, è fondamentale la capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

Ometto

Percorriamo un tratto del sentiero con un po’ di zig-zag. Siamo saliti di 200 metri nel bosco. Mi accorgo di aver lasciato il cellulare in macchina. Ricordo che il cellulare è in bella vista.

Torno giù a prenderlo. Faccio il sentiero di corsa. Dopo 10 minuti di orologio, chiamo Antonio. Sono già arrivato alla macchina. Prendo il cellulare che effettivamente è in bella vista e riparto di corsa. Antonio controlla il tempo chi ci metto e quando lo raggiungo mi dice!! 21 minuti, ho rifatto 200 m di dislivello in 21 minuti, minuti che pago tutto il giorno.

Sentiero delle Trincee S.A.T./C.A.I 145 e 146

Continuiamo ancora nel bosco fino a uscirne su uno sperone panoramico a quota 1600. Adesso rimontiamo un vallone erboso e cespuglioso con stretti tornanti. La fatica si fa sentire e il caldo non dà tregua.

Alle 12.30 scavalliamo al passo Jocole a 1802 metri e ci buttiamo sfiniti sull’erba. Sosta mangiatoria e panorama, dopo il meritato panino riprendiamo la via. Adesso facciamo la cresta che e tutta percorsa da una trincea della 1° guerra mondiale. Con qualche saliscendi tocchiamo la cima più alta di metri 1965. Sono le due e un quarto quando troviamo il bivio che riscende in Vallarsa. È il sentiero 146 parallelo a quello di salita, troviamo un cartello che dice “sentiero per esperti alpinisti!” che facciamo? non ci resta che scendere e Scendiamo. Si presenta subito ripido. Intanto, alle nostre spalle, il cielo ha iniziato già da un po’ a scurirsi. Si fa sempre più nuvoloso. Per un po’, però, non ci bado più. Quasi me ne dimentico.

Camminiamo già da un po’ e ad un tratto mi giro e vedo nuvole minacciose dico ad Antonio, guarda!! “tra pochi minuti ci piomba addosso il temporale”. Affrettiamo per quanto possibile il passo. Arriviamo sopra ad uno sperone roccioso e guardiamo verso i bassi fondi sconfortati. Il sentiero è una ripidissima e sassosa linea retta tra il verde. La percorriamo tutta proseguendo con prudenza. Con qualche scivolone sul brecciolino, tocchiamo il fondo del vallone. Ora ci troviamo sul fondo di una gola. Tanto per rendere le cose più difficili inizia a piovere, anche se siamo oramai vicini al parcheggio. Ma abbiamo ancora un tratto di sentiero da fare.

Ometto

Raggiungiamo lo stradello dell’inizio. Arriviamo dopo pochi minuti alla macchina. Quando giungiamo alle auto siamo bagnati fradici. A questo punto il sole esce per asciugarci. Bella escursione.

Autore/i: Salvatore Stringari
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