
Cima Tofana di Mezzo
di: Salvatore Stringari Paola Gardin
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 04-08-2018
Cima: Tofana di Mezzo 3244 m.s.l.m
Gruppo Montuoso: Tofana
Cartina: Tabacco foglio 03 Cortina D’Ampezzo e Dolomiti Ampezzane
Segnavia: Traccia poi CAI
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Alpinistico: (E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E) Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Tempi di percorrenza*: in giornata, 10 ore
Quota partenza: Rif. Dibona 2037 m.s.l.m Rif. Ra Valles 2470
Quota da raggiungere: Cima Tofana di Mezzo 3244 m.s.l.m
Dislivello: 1207 + 270 tot dislivello 1477 metri
Giro: Circolare, anello
Punti di appoggio: vari rifugi della Zona
Acqua, sorgenti: no
Località: Cortina D’Ampezzo
Copertura cellulare: parziale
Tappe del percorso: Rifugio Dibona, ex rifugio Cantore, rifugio Giussani, Via normale Canalone Forcella Vallon forcella Tofana di Mezzo Cima Tofana, Ra Valles, Sentiero attrezzato Olivieri, Rifugio Pomedes, Sentiero Attrezzato Astaldi, Rifugio Dibona
Parcheggio/i: sì
Partecipanti: Gino, Paola, Salvatore
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
raggiungiamo in camper Tai di Cadore e la frazione di Nebbiù alle ore 23 del 3 agosto 2018 a casa dell’amico Gino da Vià e passiamo qui la notte.
L’indomani vogliamo salire la Cima della Tofana di Mezzo, la partenza sarà alle 5. Ci svegliamo alle 4 del mattino per arrivare al Rifugio Angelo Dibona al Falzarego alle 6 e cogliere i primi raggi di sole che illuminano la Tofana di Rozes, ma non solo…
Ci sono diverse possibilità per raggiungere la Tofana di Mezzo, la prima è facile con la Freccia del Cielo (la Funivia che sale dal centro di Cortina), la seconda più difficile per la Ferrata di Punta Anna (tralasciamo le vie di arrampicata, riservate agli alpinisti), la terza solo tosta con partenza dal Rifugio Dibona per Forcella Vallon, cengia e percorso attrezzato nel tratto finale .
alla Cima Tofana di Mezzo
Scegliamo la via di mezzo, quella “tosta”, partendo poco dopo le 6 dal parcheggio del Rifugio Dibona. Saliamo verso l’ex rifugio Cantore per un’ ora abbondante e in vista del rifugio Giussani (che non raggiungiamo) svoltiamo a destra su per un verticale, tostissimo ghiaione, dove arranchiamo con enorme fatica (anche questa volta le mie condizioni fisiche non sono buone: sto male e mi gira la testa, ho lo stomaco sotto sopra, forse il viaggio…).

Paola è davanti a me, per un po’ è riuscita a tallonare Gino, ma poi lui si distanzia inesorabilmente, facendo la traccia sull’infida ghiaia su cui calchiamo due passi avanti e scivoliamo un passo indietro. Quando mi riprendo, con grandi inspiri e forza di volontà perché non voglio mollare, raggiungo Paola a metà del ghiaione e insieme raggiungiamo Forcella Vallon dove Gino è già arrivato da una buona mezz’ora, ma lui è un camoscio. Da qui proseguiamo in cengia, bellissima, esigua e a strapiombo sulla Val Travenanzes dove le vertigini di Paola vengono messe alla prova, ma questa volta ce la fa abbastanza tranquillamente. Poi saliamo sempre per traccia il sentiero fino al bellissimo laghetto glaciale e all’Abisso della Tofana, un grande buco nella roccia dove periodicamente l’acqua del laghetto viene inghiottita.

Da qui affrontiamo un altro ghiaione, per fortuna meno lungo del precedente e in breve arriviamo alla forcella tra la Tofana di Mezzo e la Tofana di Dentro o Terza, ora un cordino ci guida, in sicurezza, lungo le rocce dalle forme incredibili e sugli strapiombi da cui ammirare il laghetto sotto di noi, sempre più lontano, fino a pochi metri dalla vetta. L’ultimo sforzo, una breve arrampicata per facile roccette e alle 11.50 tocchiamo la cima della Tofana di Mezzo… che grandissima soddisfazione arrivare alla croce sulla sommità! Vista panoramica e tantissima roba! Evviva gli spiriti liberi. Tranne alcuni alpinisti che salgono da Punta Anna, tutto il mondo ha percorso i pochi metri che lo separano dall’arrivo della funivia alla cima credendo pure di aver compiuto una grande impresa e spara selfie a volontà.

Dopo le foto di rito noi scendiamo al rifugio sottostante dove ammiriamo il panorama dal terrazzo e ci scoliamo tre birre (una a testa) prima di prendere la funivia e scendere a Ra Valles, per poi risalire per un bel pezzetto fino all’imbocco del sentiero attrezzato Olivieri, nulla di difficile tranne alcune scale, percorrerlo e arrivare al Rifugio Pomedes con un’altra terrazza panoramica sulle Dolomiti e l’Ampezzano. Dopo un altro trio di birrette eccoci di nuovo in cengia sul sentiero attrezzato Astaldi, con le sue rocce di color rosso, verde e giallo ocra.

Al termine del sentiero Astaldi una breve sosta sul prato, ammirando da lontano il ghiaione di salita che ci appare… bello e poi bello. Mi affaccio sull’orlo di un canalone ghiaioso che scende verso il Dibona, e per chiudere in bellezza la magnifica giornata chiedo a Gino “sarà morbido?” Gino mi guarda e dice di no, io ribatto “là in mezzo… forse!” Lui mi dice “vado a vedere” e si lancia nel ghiaione dove dopo pochi secondi lo seguo… ora chi piano giù per sentiero, chi veloce giù per ghiaione scendiamo fino al Rifugio Dibona per le ultime, meritate birre.
Amen.
Termina così questo meraviglioso giro della Tofana, potremmo chiamarlo “Anello della Tofana di Mezzo”.
Grazie Gino per averci fatto scoprire questo stupendo itinerario che non dimenticheremo per la sua bellezza e semplicità proprio come l’amicizia nata da poco e la passione che ci accomuna e anche se noi siamo un po’ più lenti amiamo le Cime e gli itinerari fuori dalle rotte commerciali… insomma spiriti liberi!!
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola G.
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