154 a Malga Pramper




Data: 01-06-2014 

di Salvatore Stringari e Paola Gardin,

a Malga Pramper

oggi raggiungiamo il maestoso paesino di Forno di Zoldo ai piedi del monte Pelmo. Appena superato il paese (al bivio che porta a Astragal) si prende a sinistra la stradina con il campanile piccolo, a punta, e stretto, quindi si attraversa il torrente Maè si salgono alcuni tornanti poi di nuovo a sinistra indicazioni all’incrocio e percorrendo la strada che si inoltra nel bosco si transita nella val Pramper.

I parcheggi sono 2 il primo con indicazioni del sentiero normale (525-534) oppure a quota 1200 circa, poi divieto di transito.

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Forno di Zoldo  

Cima: nessuna 
Gruppo Montuoso: Spiz de Mezzodì 
Cartina: Tabacco foglio 025 Dolomiti di Zoldo Cadorine e Agordine 
Segnavia: 534 C.A.I. 
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche). 
Quota partenza: 850 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1540 m.s.l.m
Dislivello: m. 690
Tempi di percorrenza:* 5 ore comprese le soste 
Giro: A/R.
Acqua, sorgenti: non rilevate
Punti di appoggio: Forno di Zoldo e rifugio Giovanni Angelini Malga Pramper.
Località: Forno di Zoldo
Parcheggi: Zoldo e 2 parcheggi in Val Pramper
Partecipanti: Salvatore Paola

Nota: * I tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica. Altri fattori includono la conoscenza dell’ambiente alpino, la progressione, il movimento in ambiente alpino, e la capacità di orientamento.

L’escursione in Dettaglio:

Malga Pramper

Tentativo dal sentiero CAI 534 sentiero attrezzato che porta al rifugio Casel Sora ‘l Sass. Prendiamo per il sentiero attrezzato il canalone nord, da “Pian da la Fopa”. Un ponte in tronchi ci aiuta ad attraversare il torrente Pramper. Salendo poi ad ampi zig zag entriamo nel canalone nord dove ha inizio la ferrata che ci porta al rifugio. Qui incontriamo molta neve probabilmente un residuo di qualche slavina che scende dal “Spiz da mezzodì” e dal sentiero che porta al bivacco Carnielli. Io proseguo per un centinaio di metri e vedo l’attacco del sentiero, i miei compagni di escursione invece si arrestano ai piedi del “nevaio” Maria effettua una veloce digressione verso il basso, Paola e Maurizio attendono che io scenda il breve tratto sul nevaio, mentre li esorto a salire che la neve è sicura e l’attacco è vicino, non si sentono sicuri e devo rinunciare a proseguire.

piano B, Malga Pramper

Ritorniamo sui nostri passi, dopo un breve confronto con Paola e Maurizio decidiamo di non raggiungere il rifugio Casel Sora ‘l Sass. Per Paola, Maria e Maurizio la sentenza è ancora troppa neve. Raggiungo Maria che è stata la prima a rinunciare ma che impiega un’ora circa a scendere il tratto a zig zag fatto in salita, mentre io aiuto Maria a scendere Paola e Maurizio sono già giù al ponte. Raggiunto il ponte, e riunita la comitiva decidiamo di raggiungere almeno la Malga Pramper.

Ci incamminiamo su per la strada forestale e dopo 2 ore raggiungiamo la malga. Facciamo una pausa ristoratrice e poi ritorniamo a valle per lo stesso itinerario, raggiunti più volte da brevi acquazzoni. 

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
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