157 Monte Pavione m. 2335 s.l.m 




Data: 02-11-2014 

di Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin,  

Monte Pavione m. 2335 s.l.m 

Il Monte Pavione è la montagna più alta delle Vette Feltrine nelle Dolomiti e fa parte del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Il toponimo è in relazione con il latino papilionis “padiglione” per la sua caratteristica forma. Sulle Vette Feltrine, il 2 novembre 2014 siamo su cima del Pavione a m. 2.335 s.l.m. creste affilate e anfiteatri naturali salite e discese panorama a tutto tondo.

Il punto di partenza per questa meravigliosa escursione è il Passo Croce d’Aune, raggiungibile transitando per il paese di Pedavena per chi viene da Feltre o da Belluno, per chi invece vuole arrivare dal Trentino passando dal passo del Rolle è da Sovramonte.

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Monte Pavione m. 2335 s.l.m  

Cima: Monte Pavione m. 2335 s.l.m 
Gruppo Montuoso: Vette Feltrine 
Cartina: Tabacco foglio 023 Alpi Feltrine – le Vètte – Cimònega 
Segnavia: CAI 801- 817 
Tipologia Sentiero e difficoltà:* Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche). 
Quota partenza: 1015 m.s.l.m Passo Croce D’Aune 
Quota da raggiungere: 2335 m.s.l.m Rifugio Dal Piaz 
Dislivello: m. 1320  
Tempi di percorrenza:* in giornata  
Giro: A/R  
Punti di appoggio: Rifugio Dal Piaz 
Acqua, sorgenti: solo alla partenza portare acqua 
Località: Passo Croce d’Aune 
Copertura cellulare: sì 
Parcheggio/i: sì 
Tappe del percorso: Passo Croce d’Aune strada militare e sentiero passo delle Vette Grandi Cima Pavione e rientro per lo stesso sentiero 
Partecipanti: Salvatore e Paola, Maria e Maurizio 

Nota: * I tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica. È importante la conoscenza dell’ambiente alpino e delle capacità di progressione. Essenziale anche il movimento in ambiente alpino e la capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio: 

Monte Pavione m. 2335 s.l.m 

Raggiunto Passo Croce d’Aune a m. 1000 circa s.l.m dove si può lasciare la macchina nel comodo e gratuito parcheggio vicino all’ufficio informazioni, oppure seguendo la strada sulla destra, dal passo si raggiunge Cima-Monte dove si possono trovare altri, pochi, parcheggi. 

Il Rifugio Dal Piaz è tra i rifugi più frequentati delle Vette Feltrine ed è stato edificato nelle vicinanze del Passo delle Vette Grandi in posizione panoramica d’eccellenza. Il dislivello non è notevole solo 970 metri, è invece impegnativo lo sviluppo cioè la lunghezza di questo percorso quasi 2 ore e 30 per raggiungere il rifugio. È valutata T/E (Turistica Escursionistica). Il segna via C.A.I. bianco rosso numero 801-817. lasciamo la pianeggiante e lunga strada militare che abbiamo alla destra e seguiamo a sinistra (cartello) il comodo sentiero che si inoltra nel bosco e che lentamente ci porta in quota, arriviamo ad un punto panoramico sulla destra, sotto di noi il paese, riprendiamo a salire verso sinistra. I faggi colore giallo-rosso, i larici rosso fuoco, i verdi abeti fanno da cornice a questa escursione. Immersi nel bosco raggiungiamo un bivio incrociando la strada ad un tornante a quota 1200 e da qui prendiamo un sentiero che si alza diagonalmente per circa una quindicina di minuti, respirando profumi di bosco, gradualmente inizia ad aprirsi un bel panorama verso le frazioni di Aune e sulle Vette Grandi, e il rifugio. Percorrendo a “mezza costa” il sentiero si arriva a dei terrazzi che portano a ritrovare la strada militare. Cippo di una vecchia teleferica dismessa, probabilmente una volta serviva il rifugio che da qui si vede ampiamente e che continueremo a vedere per tutto il tragitto. Continuiamo ora sulla strada per circa 10 minuti, fino ad imbatterci in una scorciatoia che è segnata ma abbastanza ripida e con alcuni passaggi con delle rocce, arrivando ad una sella panoramica. Salendo su un dorso affilato, scegliamo questa variante per salire di quota rapidamente, fino a riprendere la strada militare che ora continua scavata nella roccia con passaggi su un breve tratto aereo facile e ampio. Prendiamo ora un’altra scorciatoia e in breve siamo sui prati del rifugio. Pausa the. Ripartiamo salendo dietro il rifugio, riprendiamo la mulattiera che seguiamo fino al passo delle Vette Grandi che raggiungiamo in 5 minuti qui si trova un altro segnale C.A.I. ora il cartello e segnavia è l’ 817 che indica il sentiero per il Pavione. 1,15 h (è scritto su di un sasso), noi 2 h!!, seguiamo la cresta che in alcuni tratti perde quota per poi riprenderla (con gli interessi) per quasi due ore.

Forse per il raffreddore e la tosse, mi fermo spesso e ne approfitto per ammirare il panorama di una bellezza indescrivibile, a parole. Raggiungiamo quindi la cima verso le 14.30 con meteo fantastico neanche una nuvola, la cima sembra la prua di una nave e da qui tutto è meraviglioso. Tempo di percorrenza complessivo 7 ore e 30 minuti. 

I compagni di escursione: io e Paola, gli amici Maurizio; Maria ci ha aspettati al rifugio non si sentiva di proseguire seguendoci fino in cima. 

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
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© By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

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