203 la Casera Campotorondo




Data: 26-02-2017

di Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin,

la Casera Campotorondo

oggi in auto ci lasciamo alle spalle Belluno e raggiunto Mas, attraversiamo il ponte sul Cordevole e poco prima di Sospirolo seguendo le indicazioni in loco percorriamo la suggestiva Valle del Mis (raggiungibile per chi viene da Feltre con la provinciale 2) e arrivati poco prima della località Titéle svoltiamo a sinistra sopra un piccolo ponte in legno. Per strada sterrata lungo il torrente della Gosalda proseguiamo fino ad uno slargo dove lasciamo il mezzo.

Imbocchiamo il sentiero di buon’ora dal piccolo villaggio di Pattine m 690 s.l.m. qui altre indicazioni, ma per aver male interpretato un cartello segnaletico perdiamo un’ora e mezza nel bosco in cerca del sentiero 802. Solo grazie alla testardaggine finalmente troviamo la mulattiera e ci inerpichiamo tra i faggi lungo il vallone di Campotorondo.

Scheda Tecnica Riassuntiva

Casera Campotorondo

Gruppo Montuoso: Dolomiti Bellunesi
Cartina: Tabacco foglio 022 Pale di San Martino 
Sentiero numero: C.A.I 802
Quota di partenza: 680 m.s.l.m. 
Quota da raggiungere: 1763 m.s.l.m. 
Dislivello: 1083 (fino al bivacco)
Tipologia sentiero e difficoltà:* Escursione in Ambiente Innevato (E.A.I) E Escursione medio facile 
Tempi di percorrenza:* in giornata, 6.00 h 
Giro: A/R 
Punti di appoggio: bivacchi e casere abbandonate 
Acqua, sorgenti: Sì 
Località:  Pattine Titéle nel comune di Gosaldo 
Copertura cellulare: non verificata 
Parcheggio/i: Sì, lungo la strada e il torrente 
Partecipanti: Salvatore e Paola 

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

Casera Campotorondo

A 1200 metri troviamo la neve, fa freddo per cui il fondo è ben duro, la pista è ben segnata e saliamo senza problemi, a m. 1314 s.l.m. passiamo accanto all’ex casera Vallon, possibile spartano riparo in caso di mal tempo, proseguiamo, consapevoli dell’ora di ritardo e cerchiamo di raggiungere il bivacco Campotorondo dove valutiamo le ore di luce a disposizione: non riusciremo a raggiungere Casera Erera-Brendol e i Piani Eterni, abbiamo perso troppo tempo alla ricerca della traccia giusta, ci accontentiamo di Casera Campotorondo, m. 1768 s.l.m. ristrutturata dalla Forestale e dotata di un bivacco.

La salita è lunga e a volte faticosa, ma la fatica viene ripagata dal paesaggio innevato siamo nella Busa del Toro circondati da monti e cime che ci piacerebbe un giorno raggiungere. Il ricovero è freddissimo! Solo nella piccola cucina, con il tepore del fuoco, mangiare un boccone è accettabile. Ci fermiamo un poco per riposarci e poi a malincuore dobbiamo affrontare la lunga discesa, diamo un ultimo sguardo a forcella Pelse era la “porta” per raggiungere i Piani Eterni che era la destinazione del nostro “viaggio”, la neve ora cede e si affonda, facciamo più fatica. Pazienza, torneremo ai Piani Eterni a primavera, salendo dalla Val Canzoi. Ritorniamo a Pattine, uno sguardo a case e casere sparse nei dintorni e a quel che resta di California, un paese che è durato quanto un sogno, distrutto dall’alluvione del 1966 e non più ricostruito.

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
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