
Malga Erera Casera Brendol Piani Eterni
di: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 11-06-2017
Cima: Col del Demonio
Gruppo Montuoso: Alpi Feltrine
Sotto gruppo: Agnelezze Brendol
Cartina: Tabacco Foglio 023 Alpi Feltrine Le Vètte Cimonega
Sentiero numero: 802 C.A.I.
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Tempi di percorrenza*: 6 ore in giornata
Quota di partenza: 660 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1788 m.s.l.m
Dislivello: 1128 m. (20+20 Km)
Giro: A/R
Punti di appoggio: malghe non gestite
Acqua/Sorgenti: no
Località: Val Canzoi Belluno
Copertura cellulare: no
Parcheggio/i: si
Partecipanti: Paola e Salvatore
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
Lunghezza del percorso 20 km! La descrizione di questo itinerario è facile, non lo é altrettanto arrivarci. Si sale dal Lago della Stua (Val Canzoi) fino ai Piani Eterni per la stradina che si inerpica ripidissima e poi lungo il “Troi del Porzìl”. Volendo ritornare con un giro ad anello fino al Bivio del Porzìl si può scendere per l’erta stradina che con un percorso più lungo passa per casera Pinea e poi ritorna al lago per lo stesso itinerario di andata. La fatica vale il bellissimo scenario che si apre ai nostri occhi una volta affacciati sul pianoro. Abbiamo lasciato il luogo a malincuore.
Malga Erera Casera Brendol
lasciata l’auto nel parcheggio vicino al ex albergo “Alpino Boz” saliamo verso la diga e da qui per stradina costeggiamo il lago sulla destra orografica fino al ponte che attraversa il torrente Caorame che alimenta il lago. Si segue ancora la stradina che si inoltra nel bosco fino al primo bivio (a sx Bivacco Feltre Bodo, a dx Piani Eterni) dove si prende a destra la stradina che inizia a diventare ripida. La seguiamo di tornante in tornante fino a 1417 m. s.l.m. a questo punto troviamo indicato a sinistra il sentiero del “Porzìl” e a destra la continuazione per “Pinea”. Optiamo per il sentiero più breve e diretto al passo del Porzìl dove si apre il panorama. I piani eterni meritano il loro nome, restiamo affascinati dalla depressione verde contornata a nord dalle montagne di calcare rosso e dietro dal calcare dolomitico, il prato verde con le due malghe, Brendol e Erera e la bellissima stalla con i suoi caratteristici 25 archi. Scendiamo velocemente fino a raggiungere malga Erera e malga Brendol dove ci fermiamo a mangiare.

Da qui partono e/o giungono altri sentieri: quello che sale dalla California per Casera Campotorondo con un lungo ma facile sentiero, quello da cui si può raggiungere il bivacco Feltre Bodo affrontando la traversata verso i monti della Cimonega con tratti anche esposti. Ai Piani Eterni si può salire anche da Roncoi di San Gregorio con un altro itinerario lungo e faticoso. Dopo aver mangiato ci riposiamo e restiamo all’ascolto del silenzio e della pace di questo magnifico luogo paragonabile al paradiso. Alle 12.30 iniziamo a scendere nostro malgrado a valle e imbocchiamo la stradina che dopo una breve risalita scende lunga e ripidissima fino ad incrociare ancora il bivio del Porzìl passando per i resti della malga Pinea e di nuovo giù fino a raggiunger il lago della Stua e poi la nostra auto. Mi scuso se mi sono dilungato nella descrizione che doveva essere breve ma la bellezza di questo luogo non me lo permette.
Buona montagna a tutti
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola G.
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