
Borghi d’Italia: Poffabro
di: Salvatore Stringari e Paola Gardin
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 01-11-2017
Città: Poffabro
Provincia: Pordenone
Regione: Friuli Venezia Giulia
Tipologia: viaggio alla ricerca dei Borghi più belli
Punti di appoggio: Poffabro
Località: Poffabro, Pordenone
Lingua parlata: italiano
Copertura cellulare: sì
Aree di Sosta: per camper: no parcheggio Sì
Parcheggio/i: sì
Partecipanti: Salvatore e Paola
il Viaggio in dettaglio:
Prealpi Carniche
Oggi giornata piena! dopo l’escursione ai Landri scendiamo verso Poffabro a cui l’espressione “piccolo borgo antico” va a pennello.
Poffabro
Ben curato ed evidentemente amato dai suoi abitanti, ristrutturato dopo il terremoto del 1976, è una frazione del comune di Frisanco (PN). Viene considerato uno dei cento borghi più belli d’Italia: l’architettura rurale, semplice e fantasiosa delle sue case provviste di ballatoi in legno, scale in pietra e archi in sasso gli dona un’armonia che non fa rimpiangere l’assenza di palazzi e ville di lusso.

Situato a 525 m.s.l.m in Val Colvera, deve il suo nome “Prafabrorum” “Prato dei fabbri” all’antico mestiere praticatovi; in età romana da qui passava la strada che da Julia Concordia si inoltrava nelle Alpi. Visitiamo la piazza, affacciata sulla valle, con al centro una bella fontana, la chiesa di San Nicolò e le numerose vie e viuzze che riservano begli scorci e piccole sorprese architettoniche.

L’unico bar aperto è in piazza, la gentile signora purtroppo non ha da offrire il buonissimo, tipico frico ma solo dei panini e ringraziare la buona fortuna, perché oggi è giorno festivo, Tutti i Santi e a quelli ci siamo votati per un toast e un gelato preconfezionato. Poi Paola sale a piedi verso il Monastero della Beata Vergine della Salute, eretto nel 1873 a Pian delle Merie. Ci aspettavamo un monastero classico ma restiamo delusi, troviamo un “edificio-convento” anni 70 che ospita le suore. Il posto comunque è bello, rilassante, adatto per riposare un poco e meditare. Una bella via Crucis con le stazioni caratterizzata da statue, sale fino a qui in mezzo al bosco dal centro del paese. Terminata la visita lasciamo la Carnia e prendiamo la strada verso la pianura friulana, dove, anche se ancora non lo sappiamo, faremo visita ai resti di guerra a Pinzano sul Tagliamento
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
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Correzione testo di Paola G.
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