
Tarcento
di: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 19-03-2018
Città: Tarcento
Provincia: Udine
Regione: Friuli Venezia Giulia
Tipologia Viaggio: in camper, viaggio e passeggiata
Punti di appoggio: camper
Località: Tarcento
Lingua parlata: italiano
Copertura cellulare: sì
Aree di Sosta Parcheggio/i: sì area camper attrezzata
Partecipanti: Paola e Salvatore
Il Viaggio in dettaglio:
Tarcento
Il viaggio continua…lasciata l’Alta Valle del Torre ci dirigiamo a Tarcento che raggiungiamo verso le 17.30. Le previsioni meteo non sono promettenti prevedono neve e decidiamo di non esporci troppo a rischi inutili e per un giorno ce la prendiamo comoda.
Troviamo un area comunale per il camper con piazzole segnate e sosta gratuita con carico acqua e scarico acque grigie, chimiche e con corrente a pagamento. L’area è un po’ trascurata (siamo fuori stagione) e non ci è chiaro come funzioni l’allacciamento elettrico. Non c’è colonnina per inserire monete, ma in qualche modo si dovrà pur attivare. Dopo molti dubbi e incertezze e a forza di cercare troviamo un avviso seminascosto e ciondolante: per l’attivazione ci si deve recare in centro al Bar Gelo per acquistare la “chiavetta”. E’ buio ormai ed è stata pura fortuna trovare il foglietto! Telefoniamo per sapere se il locale è aperto e facciamo una passeggiata fino al Bar Gelo Sport che scopriamo essere anche un ottima gelateria. Qui acquistiamo la magica chiavetta, 10 € cinque euro di cauzione e cinque di corrente e un documento di identità.
Ritornati al camper l’attivazione della corrente ci ruba un bel po’ di tempo e pazienza: non basta introdurre l’aggeggio, bisogna “confermare” (ogni frazione 10 cent 10 minuti)…per ogni click aspettare la conferma…ogni conferma attiva la corrente per 10 minuti, un odissea…lasciamo a voi il calcolo dei click per esaurire 5 euro.
Esausti, sfiniti, stanchi, e stressati ci addormentiamo velocemente. Ci svegliamo che piove e dopo colazione decidiamo di visitare Tarcento anche con la pioggia che è comunque una bella cittadina circondata da verdi colline e attraversata dal torrente Torre. Il clima e il paesaggio piacevoli ne han fatto in passato un luogo privilegiato di soggiorno, come abbiamo potuto vedere dalle stupende ville che la abbelliscono: Villa Moretti, Villa delle Rose, Villa degli Angeli per citarne alcune.

Facciamo una breve passeggiata lungo il fiume, inizia a nevicare, e poi saliamo fino al Castello Inferiore, in località Coja, di cui resta un angolo della grande torre, sopravvissuta alla distruzione e ai terremoti. Stanotte ha nevicato e le verdi colline coperte di viti, boschi e ulivi sono imbiancate. Tarcento è nota anche per alcune manifestazioni tradizionali, tra cui l’Epifania dei Fuochi.

Famose anche le maschere di legno chiamate Tomats e indossate a Carnevale.
Dopo aver visto la bella Tarcento e il suo fiume alle 14.30 ci rimettiamo in viaggio e raggiungiamo il piccolo borgo di Attimis dove dietro la chiesa troviamo un ampio parcheggio. Da qui parte anche un bel sentiero che dal paesetto sale trai boschi fino ad un colle su cui si trovano i resti di due castelli medioevali, quello superiore del XII secolo e quello inferiore di poco più “giovane”. Già che siamo in marcia saltiamo il pranzo e continuiamo per boschi, vallette e piccole forre fino al meglio conservato Castello di Partistagno, dell’anno Mille, è chiuso ma vediamo la casa-torre, la cappella di Sant’Osvaldo, la cisterna e il palazzo del 1300 costruito nella cerchia inferiore, con le belle bifore. Scendiamo al borgo di Faris e poi per strada asfaltata facciamo ritorno ad Attimis.
Ritornati al camper elaboriamo un nuovo itinerario… che vi raccontiamo sempre se ci seguite…
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola Marini Gardin.
© Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi
Bravi, avete fatto proprio una bellissima descrizione! Mi dispiace per la fregatura della chiavetta…mandi,mandi…
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e che per fortuna ho trovato l’ultimo avviso sventolante appeso alla “bacheca” altrimenti neanche la scocciatura di dover andare a prendere la chiavetta avevamo! alla prossima…
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