693 Sasso Gambarile




Data: 03-04-2022

di Salvatore Stringari,

Sasso Gambarile,

Oggi sono solo, ma la voglia di scoprire sentieri non mi ferma! Scelgo una meta abbastanza vicina, il Sasso Gambarile: è un roccione isolato, poco visibile, situato sulla destra idrografica del fiume Brenta. Era conosciuto come “il Dito” per via della sua forma, divenne un’importante punto di difesa strategico nella I^ Guerra Mondiale solo dopo la Strafexpedition, l’offensiva austriaca contro l’Italia (15 maggio – 16 giugno 1916), assumendo il nome dell’ufficiale che ne diresse i lavori di fortificazione.

da Trento scendo in Valsugana e giunto in località Oltrebrenta di Villa Agnedo, parcheggio l’automobile all’Agritur Prà dei Pezi,

Scheda Tecnica Riassuntiva

Sasso Gambarile

Cima: Sasso Gambarile
Gruppo Montuoso:
Cartina: Tabacco foglio 058 Valsugana, Tesino, Lagorai Cima d’Asta,
Segnavia: presenti cartelli biancorossi tipo SAT sentiero non numerato
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Escursionistico Turistico: (T) o turistico, Itinerario di ambito locale su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale o turistico – ricreativo (nella scala di difficoltà CAI è classificato T – itinerario escursionistico turistico).
Tempi di percorrenza:* 2 ore (in mattinata)
Quota partenza: 409 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 538 m.s.l.m
Dislivello: m. 150
Giro: A/R (è possibile anche a fare un anello)
Acqua, sorgenti: no, portare acqua
Località: Oltrebrenta di Villa Agnedo
Punti di appoggio: non rilevati
Copertura cellulare:
Parcheggio/i: sì in località Oltrebrenta di Villa Agnedo
Tappe del percorso: Prà dei Pezi, sentiero della Grande Guerra e rientro per lo stesso.
Partecipanti: autore in solitaria

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

Oltrebrenta di Villa Agnedo

imbocco la forestale e continuo a salire fino a quando trovo delle indicazioni per svoltare a sinistra; attraverso il letto del torrente, oggi asciutto, verso località Brustolae, che non raggiungo, rimanendo in quota arrivo ad un altro incrocio e trovo indicazioni per Sasso Gambarile, continuo a salire su sterrato e strade forestali, la segnaletica è presente ad ogni incrocio.

Dopo circa 20 minuti di cammino arrivo alla base del Sasso Gambarile dove trovo le prime opere di guerra visitabili. Entro nella galleria, ispeziono i tre rami laterali con feritoie e l’ultimo tratto, scuro e privo di aperture (consiglio torcia e caschetto). Più in alto ci sono altre gallerie e cavità, non tutte raggiungibili. In questo caposaldo c’erano postazioni per mitragliatrici, stanzoni per il ricovero dei soldati, depositi, generatori elettrici, centralino…

Un camminamento coperto lo collegava alle trincee di Ospedaletto e questa era anche la sede del comando del Battaglione. Salgo sulla sommità da dove ho un panorama a 360 gradi su gran parte della Valsugana, il Tesino e il Lagorai, la salita è facilitata dai cordini di sicurezza in acciaio che contornano anche la cima.

I segni di Vaia sono ancora presenti, alcuni cartelli sono caduti a terra… il luogo meriterebbe più interesse e cura. Scendo alla base del Dito, mi destreggio tra gli arbusti che invadono il sentiero e raggiungo altre opere, alcune non visitabili anche se segnalate… abbandono il sito, ritorno in cima e per lo stesso sentiero scendo al parcheggio. E’ possibile anche fare un itinerario ad anello, ma io ho scelto la via più breve e diretta.

con la collaborazione di Paola Marini Gardin.

Autore/i: Salvatore Stringari
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