712 da Gares a forcella Stia,




Data: 05/06-08-2022 

di Salvatore Stringari, 

da Gares a forcella Stia,

Anche se questi luoghi sono stati ampiamente descritti in questo blog, lascio il mio racconto di questo fine settimana che comprende Forcella Stia e il Lago di Cavia. Il tempo non è favorevole alle escursioni, ma ci voglio provare. Progetto due escursioni che non sono lunghe e la sera del 5 agosto parto da Trento con il camper e raggiungo Garès, dove mi fermo per la notte nel parcheggio di Capanna Comelle.

Ho letto l’escursione che ha fatto Paola, che avevamo progettato quando eravamo insieme per poi rimanere nel cassetto dei miei sogni… questo fine settimana ne ho due da realizzare: raggiungere Forcella Stia partendo da Garès e poi andare al lago Cavia, ma andiamo con ordine e qui vi racconto la prima escursione, Forcella Stia:

Scheda Tecnica Riassuntiva

forcella Stia

Cima: nessuna 
Gruppo Montuoso: Pale di San Martino 
Cartina: Tabacco foglio 022 Pale di San Martino 
Segnavia:
CAI 754, 752 o strada forestale fino alla malga stia
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche). 
Quota partenza: Gares 1355 m.s.l.m 
Quota da raggiungere: forcella Stia 2190 m.s.l.m 
Dislivello: 835 m. 
Tempi di percorrenza:* in giornata 4 ore 
Giro: A/R 
Acqua, sorgenti: sì 
Località: Capanna Comelle, Gares 
Punti di appoggio: sì Capanna Comelle, Malga Stia, 
Copertura cellulare: sì 
Parcheggio/i: sì diversi in zona anche un area camper occupata dalle macchine 
Tappe del percorso: Trento, Capanna Comelle, malga La Stia, l’omonima forcella e il rientro al parcheggio
Partecipanti: autore in solitaria 

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento. 

L’escursione in dettaglio: 

Capanna Comelle, Gares, forcella Stia

Dal parcheggio prendo la strada vecchia che mi porta al borgo di Garès e poi la strada silvo-pastorale che sale a Malga Stia, alla curva lascio la strada e inizio a salire per il sentiero 754 indicato anche come scorciatoia che sale ripido nel bosco e che mi porta alla malga.

Giungo in meno di un’ora a Malga Stia, ora Agriturismo, è aperta ed è proprio come l’ha descritta Paola: “una bella costruzione di pietra e legno con una terrazza panoramica e una tettoia con i tavoli per mangiare”, ma proseguo, mi fermerò al ritorno. Vado avanti per i prati dove pascolano tranquille le mucche, qualche asino e alcuni cavalli, il sentiero CAI 752 all’inizio non è molto visibile e per tornare sulla giusta via devo ravanare per qualche minuto, poi tra le erbe alte mi accorgo che ci sono nascosti i bolli rossi e li seguo. Salendo, il sentiero si fa più ripido, per fortuna più salgo verso la forcella, più la traccia si fa marcata e l’erba meno alta, presto raggiungo i sassi e le rocce. Salgo tra i cespugli di rododendri e la pendenza aumenta, sotto di me vedo tutta la valle verde che si distende fino alla malga, in un’oretta arrivo alla Forcella a 2.190 metri, un bel valico prativo tra la Punta dei Mar e il Cimon di Stia.

Finalmente faccio una sosta, eccomi qui seduto a godere del silenzio e del panorama su Cima Pape, le Pale di San Lucano, l’Agnèr, le pareti rocciose che sbarrano la Val di Garès, sulle Cime del Focobòn, le Cime d’Auta…. mi piacerebbe raggiungere il Cimon di Stia, ma sta avvicinandosi un temporale, mi godo ancora per un attimo prima di scendere, i colori della natura, il grigio del cielo, il verde dell’erba, il contrasto di colori delle rocce, bianche le dolomie, scure le rocce laviche.

all’Agriturismo Malga Stia

Scendo per lo stesso sentiero e raggiungo la Malga dove mi fermo a mangiare e bere una birra. Nel frattempo mi raggiunge la pioggia, ma è ancora leggera, le nuvole sono alte, non dovrebbe peggiorare, finisco di gustarmi in pace la birra e il mio tagliere di salumi e formaggi prodotti localmente, poi indosso la mantellina e inizio a scendere a Garès sempre per il sentiero percorso in salita. Quando raggiungo il Rifugio Capanna Cima Comelle, dove ho parcheggiato, smette di piovere. Entro nel locale e visto che alla Malga non ho preso il dolce, mi mangio un gelato.

È ora di andare a prepararmi per la prossima tappa del fine settimana, il sabato sta volgendo al termine… seguitemi e vi racconterò del lago di Cavia.

con la collaborazione di Paola Marini Gardin.

Autore/i: Salvatore Stringari
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