064 Ferrata del Burrone Tullio Giovanelli




Data: 24-02-2008

di Salvatore Stringari,

Ferrata del Burrone “Tullio Giovanelli”

Oggi pomeriggio con sole splendido sono stato al Burrone Giovanelli. Da Trento raggiungo Mezzocorona, comune della piana Rotaliana. Nei pressi della centrale idroelettrica, imbocco la stradina comunale. Raggiungo un parcheggio in località Ischia, area con panche per il picnic.

Breve storia:
Il sentiero attrezzato Burrone Giovanelli è una via ferrata che fu costruita nel 1906 e poi dedicato a Tullio Giovanelli nel 1941, quale promotore dell’opera, patriota giudicariese e medico di Mezzocorona

Scheda Tecnica Riassuntiva 

“Ferrata del Burrone” Tullio Giovanelli

Cima: Monte di Mezzocorona 
Gruppo Montuoso: Costiera della Mendola.
Cartina: Tabacco foglio 067 Altopiano della Paganella L. di Tovel, C. Brenta, Trento 
Segnavia: Sentiero 505 – 506 C.A.I/S.A.T
Tipologia sentiero e difficoltà:* Escursionisti Esperti Attrezzati (E.E.A). L’itinerario conduce l’alpinista su pareti rocciose. Passa anche su creste e cenge. Queste sono preventivamente attrezzate con funi e/o scale. Senza di esse, il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata. Richiede adeguata preparazione ed attrezzatura quale casco, imbrago e dissipatore E.E.A – itinerario per escursionisti esperti con attrezzatura. Poco difficile – PD = tracciato più articolato con canali e camini. Ci sono passaggi verticali e a tratti esposto. È normalmente attrezzato con cavo o catena, con pioli e/o scale metalliche fisse. 
Quota partenza: 219 m.s.l.m 
Quota da raggiungere: 891 m.s.l.m 
Dislivello: 672 m. 
Tempi di percorrenza:* 2 ore o in giornata
Giro: Anello
Punti di appoggio: Monte di Mezzocorona albergo ai Spiazzi
Acqua, sorgenti: no portare acqua
Località: Ischia di Mezzocorona
Copertura cellulare: 
Parcheggio/i: Sì a Ischia di Mezzocorona non raggiungibile con veicoli con altezza superiore ai metri 2,10 (stanga)
Tappe del percorso: Ischia, ferrata, Baito dei Manzi, strada delle Longhe, monte di Mezzocorona, funivia di Mezzocorona, Mezzocorona e rientro a Ischia
Partecipanti: autore in solitaria

Nota: * I tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica. Contano anche la preparazione tecnico pratica e la conoscenza dell’ambiente alpino. Inoltre, sono importanti progressione e movimento in ambiente alpino e le capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

Ferrata del Burrone

Lasciata la macchina al parcheggio di Ischia, mi incammino verso il sentiero. Poi mi inoltro nel bosco dove il cartello della S.A.T. segna il sentiero 505. Arrivo dopo pochi minuti ad un altro bivio che supero dirigendomi verso il torrente. Oltrepasso il ponte in legno e ferro risalgo un leggera dorsale in direzione di un altro cartello della S.A.T. che indica il burrone. In un piccolo spazio indosso l’imbrago e il casco. Attraverso il torrente e raggiungo la prima scala. È discretamente lunga e brevemente esposta. La supero e arrivo ad una seconda scala. Da lì, proseguo sul sentiero facendo attenzione perché è molto ripido. Seguo i molteplici segni rosso bianco rosso ed entro nel canyon. Mi muovo a modo di gatto con quattro arti a terra. La roccia è bassa, e le corde metalliche di sicurezza aiutano. 

Entro nel canyon. Altra scala. Poi una scala più piccola mi porta dentro il torrente. Seguendo in salita il rio, arrivo ad un’altra scala lunga su roccia liscia. Guadagno quota. Seguo ancora il rio dentro il canyon. È uno spettacolo dantesco. Le rocce sembrano inghiottire il cielo. Continuo arrampicandomi sui sassi. Arrivo ad un’altra scala con cordino di sicurezza. Dopo una breve risalita, arrivo ad un altro sasso. Supero il sasso con l’aiuto delle staffe e del cordino di sicurezza. Infine risalgo e arrivo nel bosco. Qui finisce la ferrata. Per il Rientro seguo il sentiero 506. Raggiungo il Baito dei Manzi. Qui faccio una pausa pranzo (al sacco). Riprendo ora la stradina forestale che porta al monte di Mezzocorona al piccolo villaggio antico con moderne case. Qui faccio un giretto. Ammirando il panorama sulla Val d’Adige, scendo con la funivia. Lo spettacolo continua sulla Val d’Adige. I tempi di percorrenza: sono 2 ore, per 627 metri di dislivello in salita. Da aggiungere il tempo per la discesa.

Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!

Autore/i: Salvatore Stringari
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
© By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi 

3 pensieri riguardo “064 Ferrata del Burrone Tullio Giovanelli

  1. mio marito è di li…e ci è andato qualche volta, ma non ho mai voluto seguirlo perchè sono una fifona…di scale appese e robe simili non se ne parla proprio…. Ho optato per la funivia fino al monte e poi la passeggiata fino a Malga Craun. Li c\’è anche il candelabro…un albero secolare.
    L\’unica volta che mi sono esposta un po di più è stato il brevissimo passaggio per arrivare alla cima del Peller (abbiamo fatto il giro percheggio – rifugio – cima – malga Tassulla – parcheggio), specie perchè c\’erano le bambine e ogni sasso che si muoveva avevo la sensazione di vederle lasciare il cordino e cadere nel vuoto…sono troppo ansiosa per queste cose.

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  2. SOno due anni che cerco qualcuno che mi accompagni sul Monte dalla partedel
    burrone. Sto provando a convincere il mio capo che la fa quasi ongi settimana,…
    ma sai..il capo è sempre il capo.
    ORa che so che l\’hai fatta anche tu non sarebeb male se una domanica potessimo ripetere l\’esperienza assieme…credi che ce la potrei fare?
    Mi ha un po\’ "sconvolta" la storia dell\’imbragatura e dei cordini, ma …..la montagna mi piace troppo…..e vorrei provare…
     
    Che dici…mi accompagnaresti?
     
    Ah guarda che non sono morta…sono solo sparita un po\’ per vari motivi,
    soprattutto di tempo…..oggi sono a casa solo perchè ho Daniel malato.
     
    Kiss Lory

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