081 Cima d’Asta 2008




Data: 3 agosto 2008

di Salvatore Stringari,

questa volta è Cima d’Asta

Domenica scorsa ho raggiunto il Rifugio Ottone Brentari e il lago Cima d’Asta ma il meteo mi ha respinto. Oggi invece voglio raggiungere la cima d’Asta m. 2847 s.l.m, la via di salita è ben segnalata il rifugio Brentari è raggiungibile in tre ore dalla malga Sorgazza m. 1450 s.l.m,

Scheda Tecnica Riassuntiva

questa volta è Cima d’Asta

Cima: d’Asta
Gruppo Montuoso: Lagorai
Cartina: foglio 626 Kompass
Segnavia: 364 S.A.T
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Alpinistico: (E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E). Si sviluppa in zone impervie. Ha passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna. Serve tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Quota partenza: m. 1450 s.l.m
Quota da raggiungere: m. 2847 s.l.m.
Dislivello: m. 1397
Tempi di percorrenza:* in giornata (6 ore)
Giro: A/R
Acqua, sorgenti:
Località: Pieve Tesino, Val Malene, 
Punti di appoggio: malga Sorgazza, rifugio cima d’asta Ottone Brentari
Copertura cellulare:
Parcheggio/i:
Tappe del percorso: Malga Sorgazza sentiero 327 rifugio Ottone Brentari e 346 sentiero per la cima e rientro per lo stesso itinerario
Partecipanti: l’autore in solitaria

Nota:* I tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica. È importante anche la conoscenza dell’ambiente alpino e delle tecniche di progressione. Inoltre, il movimento in ambiente alpino e la capacità di orientamento sono rilevanti. 

L’escursione in dettaglio:

cima d’Asta m. 2847 s.l.m

vi ho già raccontato del tentativo alla Cima d’Asta oggi raggiungo nuovamente il rifugio Ottone Brentari a m. 2.476 s.l.m da qui percorrendo la via normale salgo alla cima d’asta.

Da malga Sorgazza, seguo la forestale della omonima Val Sorgazza. La strada è chiusa al traffico. Arrivo fino alla teleferica che serve il rifugio. Da lì parte il sentiero. A destra, va al rifugio Brentari. A sinistra, va verso Forcella Magna, che ignoro. Percorro il sentiero 327 S.A.T. con numerose svolte dentro il Bualon di Cima d’Asta. Si trova sotto alle creste di Soccede. Salgo fin dove incontro il sentiero 326, che proviene da Forcella Magna. Anche questa volta, lascio il sentiero a sinistra. Faccio una breve pausa e riprendo a camminare. Supero un altro gradone di roccia e arrivo successivamente ai Lastroni Granitici. Questo tratto di sentiero è classificato: per esperti ed è difficile. È comunque evitabile con il sentiero 327/b s.a.t. Il sentiero 327/b s.a.t. è consigliato a chi non è molto pratico di camminata su placche granitiche. Io ho continuato sul sentiero 327 salendo le placche. Poi ho seguito il sentiero che mi porta a pochi metri dal lago di Cima d’Asta 2451 m. Dopo pochi passi giungo al rifugio.

alla cima

Faccio una breve sosta. Prendo il sentiero 364, che è ben segnato. Questo sentiero porta ai gradoni rocciosi lungo i quali si arriva alla “forzeleta” m. 2680 s.l.m. Continuo sul sentiero ora attrezzato con un cordino di acciaio. Mi affaccio sulla conca sassosa del “Laste dei fiori”. Sempre seguendo le numerose indicazioni, mi calo nella parte alta dei Laste dei fiori e proseguo verso N.O. Quindi punto al “passo dei Diavoli”. Lì abbandono il sentiero 364 che cala nel Vallon di cima d’Asta. Proseguo lungo il pendio orientale della montagna. Il passo dei diavoli rimane più in basso a destra. Io mi alzo tra grossi sassi. Seguendo la traccia indicata con ometti e segni rossi, in breve sono in cima!!!

Eccomi qui a m. 2847 s.l.m. Anche se il sole è nascosto dalla nebbia che mi circonda, riesco a fare delle foto. Mi riposo una mezz’ora. Poi torno indietro per lo stesso sentiero fino al rifugio Ottone Brentari. Passo per il Bualon di cima d’Asta, percorro la val Sorgazza e arrivo al parcheggio. Soddisfatto per questa conquista, mi avvio verso casa. 

Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!

Autore/i: Salvatore Stringari
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