87 Ferrata Gaetano Falcipieri

Ferrata Gaetano Falcipieri
Sentiero Ferrata Falcipieri © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Sentiero Gaetano Falcipieri

di: Salvatore Stringari

Scheda Tecnica Riassuntiva

Data: Domenica 26 ottobre 2008

Cima: Forni Alti
Gruppo Montuoso: Pasubio
Cartina: Pasubio Carega delle sezioni Vicentine del CAI
Segnavia: Sentiero CAI 367
Tipologia sentiero e difficoltà*: (E.E.A) Escursionisti Esperti Attrezzati Itinerario che conduce l’alpinista su pareti rocciose o su creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata. Richiede adeguata preparazione ed attrezzatura quale casco, imbrago e dissipatore E.E.A – itinerario per escursionisti esperti con attrezzatura. Difficile – D = tracciato continuamente verticale, molto articolato e con tratti esposti; attrezzato con funi metalliche e/o catene, vari infissi metallici che richiedono un certo impegno fisico anche se con l’aiuto di pioli di appoggio.
Quota partenza: 1219 m.s.l.m.
Quota da raggiungere: 2027 m.s.l.m
Dislivello: m. 808
Tempi di percorrenza*: 5.00 ore 
Giro: Anello
Punti di appoggio: Rifugio Generale Achille Papa
Acqua, sorgenti: no
Località: Bocchetta Campiglia
Copertura cellulare: non rilevato
Parcheggio/i: si a pagamento
Partecipanti: Salvatore e un amica

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

da Trento raggiungo Rovereto e la S.S. 46  arrivo al Passo Pian delle Fugazze dove scollinando verso Vicenza  arrivo alla loc. Ponte Verde e da li indicazioni per colle Xomo poi raggiungo Bocchetta Campiglia. 1219 m. s.l.m. Nota del sentiero: Alla partenza i segni C.A.I. (rosso – bianco) sono assenti ma poi tutto il percorso sempre molto ben segnato.

Sentiero Gaetano Falcipieri

Il sentiero corre sul filo di Cresta parallelo alla strada delle 52 gallerie. Ci teniamo alla destra del nuovo monumento in cemento e ferro, vero e proprio eco mostro, salendo per un bosco di Faggi. Arriviamo alla tabella di inizio ferrata e indossiamo l’imbrago. Partiamo innalzandoci su rocce facili  fino a un camino con cordino continuando su costone erboso fino ad una forcella detta Forcella del Bovolo l’omonima guglia che dobbiamo raggiungere. Ci dirigiamo verso la guglia del Bovolo superando una roccia attrezzata e giungiamo all’attacco della scala di 20 metri circa. Salita la scala, per il vero non cosi aerea come descritta in alcuni libri, giungiamo al traverso questo forse più aereo della scala lo attraversiamo assicurati alle corde metalliche e aiutati da ampie maniglie in ferro, si sale ancora per una specie di camino e poi per cengia coperta da vegetazione. Continuiamo sulla traccia oltrepassando un ghiaione per dirigerci verso la prima delle cinque cime la Bella Laita q. 1880 m. s.l.m. siamo ora in cresta e il panorama toglie il fiato ci fermiamo ad osservare spaziando sulle cime.

Ferrata Gaetano Falcipieri
Sentiero Ferrata Falcipieri © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Proseguiamo tra mughi sulla cresta e giungiamo a delle rocce che precedono la Cima Cuaro m. 1939 s.l.m. giungendo in breve sulla cima. Godendo anche qui di un panorama a tutto tondo, su rocce facili e in cresta ci portiamo verso la forcella Camossara o Camozzara. Questa forcella che dobbiamo raggiungere è anche una via di fuga o uscita d’emergenza dal sentiero. Scesi sulla forcella con l’aiuto di una corda metallica lunga, attraversiamo i pochi metri che ci separano dal spallone sud-est della cima dei Forni Alti. Saliamo appigliandoci su conformazioni calcaree ma ben protetti da un cordino di acciaio, gradini, maniglioni in ferro, raggiungendo l’ante cima con croce in legno. riprendiamo con passaggi su rocce facili ma esposte e raggiungiamo finalmente la cima dei Forni Alti q. 2023 m s.l.m. alla croce in metallo. Breve pausa e via verso la discesa dallo spallone nord – ovest su sentiero arriviamo a delle facili rocce con corda e giungiamo al passo di Val Fontana d’Oro 1875 m s.l.m. tra panorami e colori meravigliosi infiliamo delle gallerie che tagliano due cocuzzoli e tralasciamo la altre due cime per mancanza di tempo. la notte sta per avvolgerci e scendiamo al rifugio Achille Papa  a 1930 m s.l.m. senza fermarci. La via di rientro a bocchetta Campiglia la facciamo con la notte che ci avvolge ma senza paura tiriamo fuori le pile e scendiamo sotto un cielo stellato meravigliosamente acceso di luci magiche.

Autore/i: Salvatore Stringari
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