125 il Monte Cola




Data: 18-07-2010

di Salvatore Stringari, 

il Monte Cola,

Quella di oggi è un’escursione alla ricerca di antiche tracce e sentieri non più in uso. Si ravanano su coste erbose e rocciose. Domenica mattina 18 luglio 2010, siamo un allegro drappello. Siamo formati da escursionisti a due e a quattro zampe. Ci sono io, Paola ed Edoardo. Sasha, Desy i quattro zampe, inizia cosi quest’avventura per queste zone.

Scheda Tecnica Riassuntiva

il Monte Cola

Cima: Monte Cola 2257
Gruppo Montuoso: Lagorai
Cartina: Tabacco foglio 058 Valsugana, Tesino, Lagorai, Cima d’Asta
Segnavia: Traccia e sentiero C.A.I / S.A.T n. 371
Tipologia sentiero e difficolta:* Sentiero Alpinistico: (E.E.). o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E). Il sentiero si sviluppa in zone impervie. Presenta passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna. Sono necessarie tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Quota partenza: m. 1543 s.l.m.
Quota raggiunta: M. Cola m. 2257 s.l.m. M. Hoabonti m. 2331 s.l.m.
Dislivello: m. 788
Tempi di percorrenza:* in giornata 5 ore
Giro: Anello
Punti di appoggio: nessuno
Acqua, sorgenti:
Località: Roncegno Terme, Loc. Stallen Rifugio Serot
Copertura cellulare: non rilevato
Parcheggio/i:
Partecipanti: Salvatore, Paola, Edoardo, e Sasha, Desy

Nota: * I tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica. La conoscenza dell’ambiente alpino, la progressione e il movimento in ambiente alpino sono importanti. Anche la capacità di orientamento è fondamentale. 

L’escursione in dettaglio:

il Monte Cola

Lasciamo la macchina nei pressi della località Stallen  a 1543 m.s.l.m. e ci incamminiamo verso il Lago delle Prese, che raggiungiamo in pochi minuti.

Di qui però abbiamo un problema. È difficile scorgere la traccia e la dorsale sud della montagna. Secondo le indicazioni, queste dovrebbero portarci fin su in cima al Monte Cola. Consultiamo la cartina. I punti di riferimento non sono molti nel bosco. Decidiamo quindi di andare a senso. Seguiamo delle tracce che si rivelano molto utili. Usciamo finalmente dagli alberi. Scopriamo di essere più a sinistra e più bassi. Recuperiamo quindi quota. Arriviamo ad una croce e finalmente nella bella dorsale, spazzata da un vento freddo! Tra negritelle e giardini rocciosi naturali in breve tempo raggiungiamo la cima del Monte Cola, 2257 m. da dove si gode di una vista strepitosa, per quanto guastata da banchi di nuvole e nebbia. Cerchiamo un punto riparato per uno spuntino e poi ci dirigiamo verso l’Hoabonti, 2331 m. che raggiungiamo percorrendo un sentiero. Il sentiero lambisce la cresta che separa la Val d’Alba dalla conca dei Sette Laghi. Ammiriamo la conca dall’alto.

La vista è bella e decidiamo di continuare verso il Passo della Portella, cullando l’idea di risalire anche il Gronlait. Per arrivare al passo, però, perdiamo molta quota e, da sotto, la salita al Gronlait inizia a farsi scoraggiante. Non è molto tardi, ma ci sono nuvoloni cupi. Quindi, scendiamo lungo la bella Val Portella. Torniamo al laghetto di partenza e, di li, alla macchina.

Bella gita, senza un gran dislivello. Un po’ faticosa, soprattutto nella prima parte. Questo è dovuto al fatto di dover procedere spesso nel fitto bosco e senza riferimenti. Il paesaggio è maestoso e merita davvero. Eravamo circondati da tutte le tonalità del verde, del marrone e del giallo. I fiori dal colore cioccolato delle negritelle aggiungevano al paesaggio!!

Grazie a Edo, per questa proposta, un grazie anche a Paola è stata una bella gita! che dire dei due quadrupedi che ci hanno accompagnati su e giù per le creste e le dorsali? Bauuu la giusta sequenza delle nostre escursioni dovrebbe continuare con questo racconto: 391 Rifugio Giovanni Angelini (2010)

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
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