174 al Rifugio Bruno Boz


al rifugio Bruno Boz
prati di Malga Neva © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

al Rifugio Bruno Boz

di: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Data: 17-07-2016

Cima: non raggiunta
Gruppo Montuoso: Le Vette, Cimonega
Provincia: Belluno e Trento
Cartina: Tabacco foglio 023 Alpi Feltrine Le Vette- Cimonega
Segnavia: 727/A, 748
Quota partenza: 1160 m.s.l.m.
Quota da raggiungere: 1718 m.s.l.m.
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Dislivello: m. 762.
Tempi di percorrenza*: 6 ore
Giro: Anello oppure A/R
Punti di appoggio: rifugio Fonteghi, rifugio Bruno Boz
Acqua, sorgenti: in loco
Località: Buse
Parcheggio/i:
Partecipanti: Salvatore e Paola

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

Da Belluno o da Trento si raggiunge Imer, qui sulla nuova tangenziale in loco troviamo indicazioni per la val Noana. L’arditissima strada porta a 1160 metri di quota, raggiunto il Rifugio Fonteghi 1100 m. entriamo nella val Nagaoni la percorriamo fino ad un comodo e ampio parcheggio alla località Buse.

al Rifugio Bruno Boz

al parcheggio seguiamo, anche se il segnale è un po’ nascosto, il sentiero 727/A “sentiero Pinteri” che poi va ad innestarsi su una forestale che seguiremo fino al termine. Ci alziamo gradatamente nel bosco dai meravigliosi e rigogliosi larici e abeti giganti sulla sinistra orografica del rio Neva. Sembra un luogo magico quello che stiamo percorrendo eppure non è frequentato. Molti dal parcheggio preferiscono prendere la strada cementata (segnata 727) che porta a malga Nave e poi al rifugio Boz. Arrivati al termine della forestale il sentiero si alza sopra il rio e con gradevoli saliscendi porta alla località Navette fino a ricongiungersi con il 727 e da qui in breve (circa 30 minuti) risalendo un colle si arriva al delizioso rifugio, con il grandioso panorama sul “Sass de Mur”.

al rifugio Bruno Boz
Sass de Mur © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Prendiamo una birra ci riposiamo. La confusione aumenta al rifugio alle 11.40 hanno già finito il minestrone ma per fortuna nel sacco avevamo un panino, birra e panino e poi via di corsa verso il “passo Alvis” 1867 m. s.l.m. con il sentieri 811 S.A.T./C.A.I. qui il panorama si apre sulla val Canzoi a picco sotto i nostri piedi, la Val Belluna sullo sfondo, e altri monti si aprono alla vista, altre valli salgono ai monti, altri sentieri portano alle bellissime montagne. Da passo Alvis saliamo per traccia il monte Alvis a 1922 m. s.l.m. e su cresta verso il passo de Mura. Qui su questa cresta passa il confine che separa il Trentino dal Feltrino Bellunese. Troviamo alcuni cippi di confine del 1845. Da qui scorgiamo un pezzo del sentiero dell’Alta Via n. 2 che dal bivacco Feltre-Bodo porta al Boz e lontano Malga Erera e i meravigliosi Piani Eterni. Dal passo di Mura con il sentiero 748 S.A.T./C.A.I. ritorniamo verso malga “Neva di mezzo” lasciando il bivio per colle s. Pietro sulla destra.

al rifugio Bruno Boz
coppia di giglio rosso © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Ovunque magnifiche fioriture, mai visti tanti gigli rossi come su queste pale erbose accompagnati da orchidee, campanule e ogni altra specie di fiori. A malga “Neva di mezzo” vedo un anonima croce su di un piccolo colle quotato 1759 m s.l.m. lo raggiungiamo e facciamo un’altra breve pausa prima di riprendere il cammino verso la valle. La giornata di sole è magnifica e ci gustiamo il caldo e la tranquillità. Riprendiamo il cammino ora per la strada forestale e sentiero 727 SAT/CAI tortuosa e ripida strada che scende ora sulla destra orografica della val Nagaoni la percorriamo tutta fino al parcheggio. Devo dire che mi sono pentito di averla scelta per il rientro era molto meglio il sentiero 727-A.
Stupenda e meravigliosa giornata trascorsa sui monti in compagnia.

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola G.
© Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

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