178 Anello di Brica




di Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin,

Anello di Brica,

Cimolais è la località di partenza per questa escursione nelle Dolomiti Friulane. E’ un piccolo e caratteristico paese all’imbocco della Val Cimoliana e permette molte belle escursioni sia a piedi che in mountain bike, oltre alla possibilità di arrampicare.

Parcheggiamo in una bella e comoda piazzola per camper, un punto di sosta con 8 posti dove si può sostare per 48 ore a 10 euro al giorno, compresa la corrente, l’acqua e lo scarico per i camper. Qui accanto il paese offre ( 5 euro per il tavolo) una bella e comoda area pic-nic, completa di giochi per bambini. Abbiamo con noi le biciclette ed essendo arrivati a mezzogiorno del sabato optiamo per percorrere la Val Cimoliana in bici, un po’ di allenamento non fa male, più di 10 km stupendi lungo il corso del torrente Cimoliana fino al rifugio Pordenone. Ma arriviamo alla nostra escursione “anello di Brica”.

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Anello di Brica

Data: 21-08-2016

Cima: Forcella Brica
Gruppo Montuoso: Dolomiti Friulane
Cartina: Tabacco Foglio 021 Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave
Segnavia: 361 369 C.A.I.
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Alpinistico: (E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E) Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati. Difficoltà per la lunghezza
Quota partenza: 1160 m.s.l.m.
Quota raggiunta: 1778 m.s.l.m.
Dislivello: m. 600
Tempi di percorrenza:* 3 ore in giornata
Giro: A/R
Punti di appoggio: Rifugio Pordenone, Casera Valbinon (o Valmenon)
Acqua, sorgenti: sì ma portare acqua
Località: Cimolais
Parcheggio/i: sì a pagamento ultimi 10,5 km di strada dalle ore 7 alle ore 16
Partecipanti: autori

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

Anello di Brica

Domenica ci portiamo con il nostro camper sotto al rifugio Pordenone, parcheggio Pian Meluzzo, punto di partenza per il giro che intendiamo fare e per innumerevoli altre escursioni, la più nota per il Campanile di Val Montanaia vero gioiello della natura.

Partenza dal parcheggio sotto al rifugio Pordenone e ci si incammina sulla strada che porta a Casera Meluzzo, il sentiero è pianeggiante e si supera la Casera dopo circa 10 minuti per continuare sulla mulattiera che si inoltra in val Meluzzo fino a dove scende la Val Postegae: sul pianoro a 1195 m.s.l.m. le due valli si incontrano, noi seguiamo il sentiero 361  sulla sinistra seguendo per un bel tratto il torrente fino a giungere alla “Caseruta dei Pecoli” (dei Pechi o Cason), un ricovero ricostruito ex novo sui resti di una precedente struttura. Si trova allo sbocco della Val Monfalcon di Forni, piccolo e interamente in legno, contiene solo alcune panche e un focolare di fortuna.

Un libro fotografico del Parco illustra la storia della ricostruzione avvenuta nel 2009. Qui altri sentieri portano in val Monfalconi e in val di Brica. Noi continuiamo, da qui il sentiero è tutto in salita e non molla mai, verso Casera Binon chiamata anche “Menon”, gestita solo nel periodo estivo da un simpatico e originale gestore. La casera offe servizi spartani, adatti a chi vuole pace e solitudine: non c’è “campo” per cellulari, non c’è internet che tenga! Per vedere gli sms di prenotazione l’uomo due giorni a settimana sale fino a Forcella Brica dove riesce a contattare il resto dell’umanità. Da qui è ben visibile anche il sentiero per il Rifugio Giaf da dove provengono alcuni escursionisti, noi vorremmo proseguire fino a Forcella Brica e completare il giro ad anello ma il  meteo  è estremamente incerto, il gestore ci sconsiglia di proseguire e sospendiamo l’escursione. Piantiamo un paletto, dovremo ritornare per terminare il giro. Riscendiamo per il ripido sentiero fino alla Caseruta e rifacciamo il percorso dell’andata. Nonostante tutto abbiamo visto uno stupendo e meraviglioso luogo magico delle Dolomiti  Friulane

le mie foto: su Facebook

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
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