Data: 17-02-2017
di Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin,
Bassano
Un’altra meta un altro viaggio anche se breve. La sera del 16 febbraio lasciamo, un po’ a malincuore, i bei colli asolani, per dirigerci verso Bassano, dove troviamo un ampio parcheggio con zona riservata ai camper, anche se l’area non è comodissima; la davano, le riviste di settore, con la corrente, ma nulla qui invece troviamo solo la possibilità di scaricare, e caricare l’acqua potabile, poi ci sistemiamo tra i camper dei residenti-rom che si riveleranno discreti e silenziosi vicini.

…sul ponte di Bassano ci daremo la mano e un bacin d’amor…
Sul ponte di Bassano
noi ci darem la mano,
sul ponte di bassano
noi ci darem la mano
ed un bacin d’amor
ed un bacin d’amor
ed un bacin d’amor.
Per un bacin d’amore
son nati tanti guai.
non lo credevo mai
doverti abbandonar, doverti abbandonar, doverti abbandonar.
Doverti abbandonare
volerti tanto bene,
Doverti abbandonare
volerti tanto bene
e son le catene catene
che mi incatena il cuore,
che mi incatena il cuor,
che mi incatena il cuor,
che mi incatena i fianchi
io lascio tutti quanti
non mi marito più
non mi marito più
non mi marito piùùùùù
Scheda Tecnica Riassuntiva
Bassano
Città: Bassano
Provincia: Vicenza
Regione: Veneto
Tipologia viaggio: in camper
Punti di appoggio: sì
Copertura cellulare: sì
Aree di Sosta o Parcheggio/: solo Parcheggio
Partecipanti: Autori
Il Viaggio in dettaglio:
Ponte Vecchio di Bassano
Probabilmente siamo gli unici a pagare il parcheggio. Il parcheggio è anche capolinea di partenza dell’autobus che porta quasi in centro. A Bassano visitiamo naturalmente il Ponte Vecchio, più volte distrutto da inondazioni e guerre e sempre ricostruito. Oggi un po’ malandato. Scopriamo che proprio in questo giorno, il 17-2-1945, il ponte fu fatto saltare da un pugno di volontari per salvare la città.

Bello il centro storico, purtroppo non tutti i monumenti sono visitabili, abbiamo apprezzato la semplice e bella chiesa di San Francesco. Ci siamo consolati recandoci alla Pasticceria “Dolce Bassano” per gustare i buonissimi “Macarons”, e mentre decidiamo di rientrare passiamo nei pressi del Tempio Ossario che custodisce 5405 Caduti e ospita una mostra sulla I^ Guerra Mondiale in questi luoghi. Nel pomeriggio ci portiamo a Marostica l’altro luogo del nostro viaggio. Ma anche questo ve lo raccontiamo…seguiteci
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
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