273 Castello di Valvasone




Data: 05-11-2017 

di Salvatore Stringari e Paola Gardin, 

Castello di Valvasone,

continua il viaggio e dopo Cividale raggiungiamo Valvasone. Alle 16 lasciamo Cividale e ci dirigiamo verso Valvasone che, anche se a pochi chilometri da strade trafficate, conserva intatto il suo fascino medioevale. Arriviamo alle 17 e troviamo chiare indicazioni dell’area di sosta che raggiungiamo facilmente.

Una volta parcheggiato il Camper scopriamo che la sosta è gratuita per 48 ore con tutti i servizi, compresa la corrente elettrica per la ricarica delle batterie e l’uso del 220 volt. L’area è predisposta per accogliere 8 camper ed è vicinissima al centro. Un cartello ci dà il benvenuto e ci invita a passare per l’Ufficio Informazioni per un gadget. Siamo piacevolmente sorpresi e increduli! E’ ormai quasi buio e dopo un giro di ricognizione nel piccolo ma delizioso borgo passiamo volentieri la notte in camper sentendoci bene accolti. 

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Borghi D’Italia, Valvasone 

Città: Valvasone
Provincia: Pordenone
Regione: Friuli Venezia Giulia
Tipologia: viaggio 
Punti di appoggio: Camper
Località: Valvasone, Arzene  
Lingua parlata: italiano 
Copertura cellulare: si 
Aree di Sosta Parcheggio/i: sì Valvasone con splendida area camper 
Partecipanti: Paola e Salvatore 

Il viaggio in dettaglio:

Valvasone

La mattina successiva, domenica, piove ma noi non ci lasciamo spaventare e con l’ombrello ritorniamo a far visita al borgo ben curato e pulito, passiamo dall’Ufficio Informazioni dove una ragazza gentile ci dà informazioni, opuscoli e il gadget. Ci dirigiamo verso l’ampia Piazza della Libertà che con le sue ali di bassi edifici esalta l’alta facciata neogotica del Duomo. Al suo interno ammiriamo l’enorme organo del 1500 ancora perfettamente funzionante. La vicina chiesa dei Santi Pietro, Paolo e Antonio Abate che nel Medioevo era un ospizio per i viandanti e conserva affreschi del Trecento e Cinquecento è purtroppo chiusa, interessante il fatto che, per permettere alle due chiese di “guardarsi” sia stato smussato un angolo del vecchio Municipio. Attraverso via Erasmo (non quello da Rotterdam ma proprio da Valvasone, poeta del Rinascimento) raggiungiamo Piazza del Mercato, con edifici del Trecento e Quattrocento e poi Piazza Castello, con una bella vera da pozzo posto sullo slargo di acciottolato. Davanti a noi, non più separato dal fossato che ora è erboso, ecco il Castello che proteggeva il borgo e difendeva uno dei più importanti guadi sul Tagliamento. Non è aperto al pubblico perché privato, purtroppo siamo in anticipo per la manifestazione di “Borghi Aperti” del secondo weekend di novembre, quando il maniero apre per la manifestazione medioevale. Il paese è intersecato da vie, vicoli e vicoletti e li percorriamo alla ricerca della ruota “Irma” lungo un’antica roggia ristrutturata. Oggi la ruota gira ma fa solo bella mostra di sé a ricordo di antichi lavori oramai abbandonati. Ci aggiriamo per i vicoli dai nomi antichi, Contrada del Mulino, del Macello, dei Buttignoli ecc. il paese è rimasto compatto e ordinato attorno al castello anche se non più compreso dentro le mura, ma facciamo poche foto visto la pioggia. Ci sono un paio di ristorantini/enoteche e una simpaticissima Azienda “Borgo delle Oche” che offrono piatti e vini del territorio, ma è tardi anche questa volta le ferie sono giunte alla fine e dobbiamo fare rientro a casa. 

Alle 11 lasciamo Valvasone e ci dirigiamo verso Belluno dove come sempre ci attende la mamma di Paola per il pranzo che non ha niente da invidiare ai più ricercati menù dei ristoranti a tre stelle! 

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin 
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento? 
© By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi 

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