
Casera Bivacco le Mandre
di: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 22-04-2018
Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Monti del Sole
Cartina: Tabacco foglio 024 Prealpi e Dolomiti Bellunesi
Segnavia: C.A.I 874 Strada militare
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: 550 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1373 m.s.l.m
Dislivello: 823 m.
Tempi di percorrenza*: in giornata
Giro: A/R
Punti di appoggio: Bivacco le Mandre
Acqua, sorgenti: nessuna portare acqua
Località: Loc. Giovannelli in corrispondenza della galleria dei Castei (Nord)
Copertura cellulare: sì
Parcheggio/i: sì
Partecipanti: Salvatore, Paola, Giuliano C., Silvano, Carmen
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
Oggi vi raccontiamo questa escursione al Bivacco Le Mandre con partenza dall’ex strada statale Agordina da Torner percorsa la galleria dei Castei raggiungiamo la Loc. Giovannelli all’uscita della galleria sulla sinistra nei pressi di una locanda “Dal Guere” (foto punto di Partenza da google) da dove parte un’ardita strada militare costruita a difesa dell’agordino durante la prima guerra mondiale, sul percorso si trovano diverse gallerie e grotte scavate nella roccia e tratti di strada in cengia.
alla Casera Bivacco le Mandre
raggiungiamo a piedi il Pont dei Castei, il punto più stretto e suggestivo della forra in cui scorre il Cordevole e poco dopo l’ex Casa Cantoniera, prendiamo la strada militare che sale lungamente a tornanti. Passiamo tre gallerie e un bellissimo ruscello che ha scavato diversi catini nella roccia e si getta verso il Cordevole con un’altissima cascata. In alternativa, si possono evitare le gallerie passando fuori su una larga cengia scavata a picco sulla valle sottostante, bisogna prestare molta attenzione, il percorso non è più usato (sassi, piccola frana). Saliamo gradatamente sempre tra i boschi di magnifici, enormi faggi e altissimi abeti e larici, passiamo un luogo leggermente più in piano, forse un antico pascolo, e raggiungiamo il “Belvedere” affacciato sull’Agordino dove ci concediamo una sosta.

Ci godiamo il panorama su Agordo, La Valle Agordina, Taibon, Rivamonte e una distesa di paesi minori che sono circondati da superbi monti: Agnèr, Cime di San Lucano, Moiazza, San Sebastiano, in lontananza il Pelmo…e tanta altra roba, citando il detto del nostro amico Gino. Riprendiamo il cammino, abbiamo incontrato per via pochissime persone, con un ultimo sforzo arriviamo al Bivacco, qui si apre un altro belvedere sui circostanti monti. La Casera si trova in bella posizione assolata, è riservata per metà al Corpo Forestale dello Stato e per l’altra metà agli escursionisti. Finalmente ci fermiamo per il pranzo a sacco. Da qui parte l’incerta traccia verso il fantastico Bus de le Nèole, una delle prossime scoperte che speriamo di fare, per oggi noi cinque ci accontentiamo di essere arrivati fino a questo magnifico balcone sulle Dolomiti. Ritorniamo per la stessa strada, qualche tornante sopra il ruscello facciamo una breve divagazione prendendo a destra un sentiero che porta fino ad un punto dove due rigogliosi corsi di acqua si incontrano per poi proseguire verso i catini e la cascata.

Anche qui troviamo una traccia che sale verso forcelle e monti a noi sconosciuti sui selvaggi Monti del Sole. Ritorniamo sui nostri passi e seguiamo la strada fino a raggiungere l’ex strada statale Agordina, ancora qualche fotografia al Cordevole gonfio di acqua dopo le ultime piogge e poi risaliti in auto ci congediamo dagli amici dopo la solita gradita sosta al Bar San Martino con birre e polpettine. Alla prossima escursione!
la strada militare si sviluppa per circa 20 km con pendenze diverse troveremo un bel pianoro solo una volta arrivati al bivacco.
il Bus de le Neòle è un “camino” di roccia alto 30 metri e largo 20 metri in giornate favorevoli “risucchia” l’umidità dalla valle sottostante e si può assistere al fenomeno delle nuvole che escono dal foro superiore.
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola G.
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