
Castiglione del Lago e l’Isola Maggiore
di: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 21-05-2019
Città: Castiglione del Lago
Provincia: Perugia
Regione: Umbria
Tipologia: viaggio in Camper
Punti di appoggio: Camper
Località: Castiglione del Lago
Copertura cellulare: sì
Aree di Sosta o Parcheggio/: sì vasta area camper su prato, alberato
Partecipanti: Autori
In Viaggio:
Castiglione del Lago
continuiamo il nostro viaggio in Italia centrale, cambiando il programma secondo il (mal) tempo…
Da Gubbio piovosa il pomeriggio del 20/5 ci spostiamo verso il Lago Trasimeno, lungo strada passiamo molte località che ci piacerebbe visitare, Umbertide, Perugia e tanti piccoli borghi arroccati sui colli, ma tutto non si può fare. Finalmente a Passignano sul Trasimeno ci accoglie un po’ di sole, aggiriamo la sponda occidentale del Lago verso Tuoro, famoso per la battaglia avvenuta nel 217 a.C. in cui Cartaginesi comandati da Annibale annientarono le legioni romane con a capo Gaio Flaminio e poi raggiungiamo Castiglione del Lago.
Parcheggiamo il nostro camper in una grande area attrezzata sulle sponde del lago, ombreggiata, il prato è in parte allagato, ma il custode ci trova una porzione di terreno asciutto. Vicino c’è un chiosco e verso il molo due servizi (questi un po’ trascurati). La sera visitiamo il paese, che raggiungiamo con una breve camminata in salita tra gli ulivi, entriamo da una delle tre porte che si aprono nella cinta muraria medioevale. Il centro storico è piccolo e ben tenuto, caratterizzato dal castello, la Rocca del Leone, la cui torre triangolare si scorge da molto lontano. Castiglione infatti è arroccato su un promontorio roccioso sulla riva del lago Trasimeno, anticamente era circondato dall’acqua, con l’abbassarsi del livello del lago si è congiunto alla terraferma. Prima di tornare alla nostra casetta mobile prendiamo un buon gelato, con la vista sul lago al tramonto.
all’Isola Maggiore
La mattina del 21 maggio, andiamo al molo, prendiamo il traghetto delle Ferrovie dello Stato e solcando le tranquille acque del Trasimeno arriviamo all’Isola Maggiore, l’unica delle tre presenti ancora abitata. Sbarchiamo nel piccolo borgo che ha mantenuto l’aspetto caratteristico di un villaggio quattrocentesco di pescatori, un tempo ospitava centinaia di famiglie dedite alla pesca, ora i residenti non sono più di una dozzina e tutti anziani. La pesca era la principale fonte di sussistenza dell’isola, ora è il turismo. Andiamo all’Ufficio Informazioni in via Guglielmi, la maggiore strada del borgo. Veniamo accolti da una gentilissima signora che ci fa visitare il soprastante Museo del Merletto, le isolane erano famose per la produzione del pizzo d’Irlanda, un’elaborata lavorazione a uncinetto introdotta nel 1904 dalla marchesa Guglielmi per dare una fonte di reddito alle donne. Poi la nostra guida ci accompagna al Palazzo del Capitano del Popolo descrivendoci i tesori custoditi e alla Chiesetta del Buon Gesù, in stile neo-barocco. Salutandoci ci indica il percorso per salire fino alla sommità dell’isola dove nella Chiesa di san Michele Arcangelo troveremo una sua collega. L’edificio è in restauro, conserva numerosi antichi affreschi, purtroppo offesi dal tempo e dai maldestri interventi antecedenti, la nostra nuova brava guida ci descrive i vari decori ed è prodiga di aneddoti e curiosità. Da soli poi percorriamo i sentieri che ci portano da una parte all’altra dell’isola, molto ricca di verde e di secolari ulivi. Tra le erbe, tra cui si ergono alti i fusti della Ferula, una specie di finocchio selvatico e tossico, si aggirano indisturbati moltissimi fagiani, liberi e protetti.

Calchiamo le orme di san Francesco che si recò su quest’isola durante la Quaresima del 1211 e approdò sullo scoglio che porta il suo nome. Due piccole cappelle sono poste a testimonianza del suo passaggio, una protegge la fonte cui il santo si abbeverava, l’altra il masso che gli serviva da giaciglio. Ritorniamo verso il borgo per un sentiero in riva al lago, tra i lecci e i pini, con la vista della piccola Isola Minore, arrivando alla chiesetta di San Salvatore, chiusa. Gli edifici religiosi erano numerosi su questa isoletta di non più di 2 km di perimetro, almeno cinque chiese e un convento. Purtroppo non possiamo visitare il Castello Isabella, un favoloso complesso di edifici fatto costruire nel 1887 dal senatore Giacinto Guglielmi che vi fece inglobare la Chiesa di San Francesco e il Convento dei Frati, con la torre medioevale. Nelle foto assomiglia al castello di Miramare, aveva stanze splendidamente arredate, il giardino, il parco e l’approdo sul lago. Ora l’intera proprietà è chiusa, abbandonata e in rovina. Nel 2014 è stata messa all’asta, andata deserta. Per chi di voi fosse interessato, il prezzo base era di soli 7,6 milioni di euro. Per consolarci ci fermiamo per il pranzo al ristorante da Sauro, dove gustiamo due piatti tradizionali a base di ottimo pesce di lago. Tornando verso il molo notiamo un piccolo monumento datato 5 luglio 2008, un libro sulle cui pagine sono scolpiti 15 nomi, non sono di caduti, ma di umili eroi.
Questo il fatto: a partire dall’ottobre del 1943 vennero arrestati gli ebrei anche in Umbria, un gruppo di circa 22 di questi da Perugia fu portato sull’isola e imprigionato nel castello Guglielmi. Il 19 giugno del 1944 gli alleati arrivarono sulla sponda sud del Lago Trasimeno. Il parroco dell’Isola Maggiore, temendo che i tedeschi avrebbero deportato o ucciso i prigionieri, radunò i migliori pescatori, 15 volontari che in due notti, con grande rischio e a forza di remi, mentre vicino a Castiglione infuriava la battaglia, trasportarono gli ebrei sulla riva liberata. Di questo fatto nessuno seppe niente per decenni, fino a che uno dei pescatori, ormai vecchio, lo ricordò e furono trovati gli ultimi testimoni ebrei liberati in quelle notti. Un gesto altruistico che ci fa ancora sperare che possiamo rimanere umani, a qualunque costo.
Nel primo pomeriggio riprendiamo il traghetto e torniamo a Castiglione, risaliamo verso il paese e visitiamo il Palazzo della Corgna o ducale collegato alla Rocca del Leone da un lungo camminamento con feritoie sul lago Trasimeno. Per oggi siamo soddisfatti, un esperienza bellissima in luoghi a noi sconosciuti l’indomani ci aspetta (la terza isola), la più estesa, l’Isola Polvese.
Notizie e contestualizzazione storica:
A partire dal 1 dicembre 1943, vengono arrestati anche gli ebrei abitanti in Umbria, a Perugia gli ebrei prigionieri erano detenuti nelle Scuole Magistrali della città.
Il 29 febbraio 1944 un gruppo di circa 25 ebrei da Perugia venne trasferito al Castello Guglielmi a Isola Maggiore sul Trasimeno. Venne nominato comandante responsabile Luigi Lama con degli Ausiliari Agenti di Pubblica Sicurezza. Un giorno alla fine del mese di giugno e più precisamente il 19/06/1944, nell’isola si venne a sapere che sulla sponda sud del Lago Trasimeno e più precisamente a Sant’Arcangelo erano arrivati gli alleati. Il parroco dell’isola, Don Ottavio Posta, preoccupato che i tedeschi volessero portare via gli ebrei detenuti nell’isola, mandandoli nei campi di concentramento, organizzò la loro fuga. All’imbrunire radunò tutti i migliori pescatori e decise di trasportare durante la notte con le barche, gli ebrei a Sant’Arcangelo, furono necessarie due notti. La prima notte partirono 5 barche, in ogni barca c’erano tre ebrei e tre pescatori. Contemporaneamente si svolgeva la battaglia sul fosso della Pescia, vicino a Castiglione del Lago, il lago era illuminato a giorno ma i pescatori continuarono a remare. La seconda sera ripartirono con gli ebrei rimasti.
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
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Correzione testo di Paola Marini Gardin.
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Bel posto il Trasimeno e molto accogliente per i camperisti.
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ciao Roberto, io mi sono trovato bene a Castiglione del lago
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Anch’io quando ci sono stato
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