Data: 09-06-2019
di Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin,
a Malga Tavernazzo,
Giuliano dal Mas ci invita a un’escursione nel bosco di Schener, al confine tra il Primiero e il Feltrino e ci uniamo volentieri al gruppetto di partecipanti. In queste zone avevamo già percorso “La Via di Schener” (descritta in questo blog), una parte dell’antico tracciato che da Feltre raggiungeva Mezzano e siamo incuriositi da quest’altro vecchio itinerario.

partiamo da Belluno, passiamo Feltre, giriamo verso Fonzaso, superiamo il vecchio Ponte de La Serra con la vista della cascata e proseguiamo lungo la Val Schener. Passate alcune gallerie, parcheggiamo a Monte Croce – o Pontet, in uno spiazzo a sinistra da cui si può anche scendere al lago di Schener, un bacino artificiale incuneato tra le boscose e alte pareti dei monti.
Scheda Tecnica Riassuntiva
da Pontet a Malga Tavernazzo (tentativo)
Cima: Tavernazzo non raggiunta
Gruppo Montuoso: Bosco di Schener- Vederne
Cartina: Tabacco foglio 023 Alpi Feltrine le Vètte Cimonega
Segnavia: C.A.I 741 poi traccia, mulattiera
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Alpinistico: (E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E) Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Quota partenza: 569 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1104 m.s.l.m
Dislivello: m. 535
Tempi di percorrenza*: in giornata
Giro: Andata / Ritorno
Punti di appoggio: Monte Croce Pontet
Acqua, sorgenti: no, ma c’è un ruscello (noi ci siamo fidati a bere)
Località: Monte Croce Pontet
Copertura cellulare: parziale
Parcheggio/i: sì a Pontet dopo la diga di Schener
Partecipanti: Giuliano, Waltraud, Amy, Silvano, Roberto, Salvatore e Paola
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
da Pontet a Malga Tavernazzo (tentativo)
Da qui torniamo indietro di poco lungo la strada statale, l’attraversiamo dopo l’unico bar-ristorante del luogo, passiamo davanti a una casa e alla centrale idroelettrica e imbocchiamo la strada sterrata che porta al Rifugio Vederna. Cominciamo a salire per i tornanti e guadagniamo quota gradatamente, all’inizio abbiamo la vista sul lago di Schener e sulla diga da cui fuoriesce una cascata d’acqua, poi sempre in mezzo al bosco. Arriviamo al “Pian dei Comodi un bel pianoro di prati con alcune casere, proseguiamo fino a oltrepassare un’ultima casera isolata e poi un corso d’acqua. Percorsi circa 3,5 km, finiti i tornanti, troviamo a destra un tracciato in salita (non segnalato) in mezzo al bosco. Raggiunto il sommo, il vecchio sentiero prosegue lungo le pendici del monte, con pendenza più leggera, quasi in costa. Siamo sulla mulattiera che porta alla Malga Tavernaz o Tavernazzo, sotto l’omonimo monte, dove un tempo veniva portato il bestiame. Noi sette partiamo felici e baldanzosi ma… incontriamo i primi schianti che superiamo grazie alle nostre notevoli prestazioni atletiche, sperando di non incontrarne altri.

Una breve pausa per ritemprarci e poi andiamo avanti per qualche tratto sgombro dalle piante, poi purtroppo le porzioni di bosco abbattute dalla tempesta di ottobre si fanno più frequenti e fitte, ne superiamo molte, ma alla fine abbiamo dovuto arrenderci: ogni cento metri, anche meno, l’area di schianti è sempre più vasta e ostica. Siamo costretti a tornare indietro. Rifacciamo la stessa gimcana dell’andata, passando sopra e sotto le piante, balzando e strisciando e alla fine ritorniamo sulla strada sterrata che ci riporta a Pontet. Non abbiamo raggiunto la nostra meta però abbiamo fatto molto esercizio sportivo…ci consoliamo al vicino Bar-Ristorante con le solite birre accompagnate da abbondanti patatine e bagigi e la promessa di nuovi itinerari futuri. (Voi informatevi prima di bere, le nostre birre non erano propriamente fredde, ma l’anziana signora è troppo simpatica e non merita rimproveri).
il 4 dicembre 2023 mi ha scritto Gianni Berton lasciando questo suggerimento per raggiungere la malga Tavernazzo lui ha fatto altri due tentativi per raggiungere questo luogo e al terzo tentativo: “partii da Pontet salii la carreggiata assieme a una ragazza che stava andando al Vederna, al solito (omesso a quale tornante) tornante sulla destra la salutai salendo verso l’alto e raggiunsi il dorso superiore del monte mi sembrò di ricordare qualcosa del primo passaggio, l’erba era cresciuta ma con attenzione affrontai un po’ di discesa fino giungere nel retro dei ruderi della malga, contento risalii, ridiscesi alla carreggiata dove incontrai la ragazza che tornava dal Vederna, mi avviai salendo verso il rifugio per mangiare qualcosa, nel pomeriggio il ritorno.“
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
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