486 a Malga e Passo Alvìs


Val Canzoi Passo Alvis
Canzoi Passo Alvis © Copyright By Paola Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Malga e Passo Alvìs

di: Paola Marini Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Data: 26-09-2019

Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Vette Feltrine Cimonega
Cartina: Tabacco foglio 023 Alpi Feltrine le Vette Cimònega
Segnavia: CAI 811
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche). Impegnativo per la lunghezza e pendenza 
Quota di Partenza: 600 m.s.l.m
Quota da Raggiungere:  1880 m.s.l.m.
Dislivello: m. 1280
Tempi di percorrenza*: 7 ore più le soste
Giro: A/r
Punti di appoggio: vari Agriturismi in Val Canzoi, in stagione.
Acqua, sorgenti: a malga Alvìs
Località: Val Canzoi, Cesiomaggiore.
Copertura cellulare:
Parcheggio/i:
Partecipanti: Amy e Paola

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

oggi ci troviamo in due “ragazze” e decidiamo di salire a Malga Alvìs, poi si vedrà. Partiamo da Santa Giustina, passiamo Cesiomaggiore e ci dirigiamo in auto in Val Canzoi per la stretta strada asfaltata che ci porta in salita attraverso questa magnifica valle, una delle più belle della provincia bellunese, percorsa dal tumultuoso torrente Caorame. Tutta la valle è di grande interesse storico e paesaggistico e ora è anche dotata di un centro informativo e di accoglienza del Parco Nazionale delle Dolomiti.

Malga e Passo Alvìs

Parcheggiamo nello spiazzo appena sotto l’ex albergo Boz, a poco più di 600 metri di quota, località La Guarda. Oggi qui è stata posta una centrale idroelettrica, ma secoli scorsi quando il confine con l’Austria passava sulle montagne sovrastanti questo era un posto delle guardie di frontiera. Superiamo il primo piccolo strappo raggiungendo la diga del lago artificiale (Lago de la Stua) con le acque molto basse rispetto al solito, trascuriamo la stradina a destra che corre lungo il lago e prendiamo, a sinistra, la mulattiera sentiero CAI 811 per Malga Alvìs. Passiamo per la località Faibon, m. 760, fino a qui la salita è moderata, diamo un’occhiata all’ex malga con la grande stalla adiacente, poste in mezzo ai prati, ora proprietà del Seminario Vescovile di Feltre che utilizza queste belle strutture attrezzate per campi scuola, incontri e ritiri. Purtroppo proseguendo troviamo il bosco di abeti e faggi devastato dalla tempesta dello scorso ottobre, il paesaggio è irriconoscibile e siamo sgomente. Da qui in poi il sentiero è in decisa salita, non molla quasi mai, saliamo a lungo per i tornanti in mezzo al bosco di faggi fino a guadagnare abbastanza quota e poter ammirare i monti circostanti, tutto il gruppo del Cimonega e spingere lo sguardo fino ai Piani Eterni. Il sentiero è erto ma molto ben tenuto, alcuni tratti sono stati completamente rifatti con una nuova palizzata e una passerella in legno con struttura metallica (intervento record, spesa 15 mila euro) sull’unico punto esposto, a ridosso di una roccia, su un posto soggetto a pericolo valanghe. Arriviamo a Malga Alvìs, quota 1570 m.s.l.m, situata in un bel pianoro ai piedi del Col del Demonio o Colsent.

Val Canzoi Passo Alvis
Canzoi Passo Alvis © Copyright By Paola Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi 

E’ in bella posizione, ci sono due costruzioni ben tenute (malga e stalla) e una fontana, anche questo posto pare di proprietà del Seminario Vescovile di Feltre che con un’iscrizione ricorda” …il suo benefattore Antonio Nobile Villabruna che lasciò questa Malga per avviare al sacerdozio i figli dei poveri anno 1935 XIII “.

Val Canzoi Passo Alvis
Val Canzoi Passo Alvis © Copyright By Paola Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi 

Facciamo una breve sosta per il pranzo a sacco, chiedendoci se i figli dei poveri nell’anno XIII dell’era fascista fossero avviati al sacerdozio grazie ai proventi della malga o fossero direttamente coinvolti nelle mansioni di malgari. Sulla facciata, oltre alla targa, è posta una meridiana col motto “El sol magna le ore” e dato che abbiamo mangiato ed è ancora presto, decidiamo di salire fino al passo. Cominciamo a salire per i ripidissimi tornanti fino al Passo Alvìs, m. 1880 m.s.l.m, da dove ci affacciamo sul lato trentino, verso il Rifugio Boz che vediamo in basso, attorniato dal Col de San Piero, dal Sass de Mura, dal Monte Neva e tanto altro.

Val Canzoi Passo Alvis
Val Canzoi Passo Alvis © Copyright By Paola Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi 

Volgendoci indietro, ecco 300 metri più in basso Malga Alvìs, dall’alto si vede molto bene la bella radura in cui è collocata, sovrastata dal Col del Demonio; dovrò cercare il perché di questo nome “impegnativo” per un colle erboso-boscoso di 1722 metri che la sovrasta. Lo sguardo può spaziare sulle Vette Feltrine, di alcune so i nomi, Amy mi enumera quelli delle cime che non conosco ma li ho dimenticati, il lago de la Stua e la Val Canzoi sono nascosti dal Col del Demonio, oltre invece si scorgono la Valle del Piave e le lontane Prealpi. Sulla forcella tira un vento dispettoso, non ci resta che tornare indietro, ripercorrendo il sentiero di andata che, accidenti, ci pare molto più lungo di quanto stimato stamattina!

Il Col del Demonio, il rilievo che sovrasta, verso sud, la radura di Malga Alvis, nonostante la quota modesta 1722 m.s.l.m per la sua posizione strategica e panoramica fu usato durante la I Guerra Mondiale come postazione di artiglieria e fortificato. Ignoro se prima della Guerra avesse un altro nome. (A tal proposito, se qualcuno conosce l’origine del nome potete lasciare un commento). La cima è raggiungibile salendo per una vecchia mulattiera militare che parte dalla stalla della malga. Aggiungo alcuni itinerari possibili partendo dal Lago de la Stua (tutti piuttosto lunghi e impegnativi tranne il Sentiero Natura e il semplice giro del Lago) Anello, Val Canzoi, Porzìl, Piani Eterni, Malghe Erera-Brendol, Pinea, Val Canzoi sentiero CAI 802 (più lungo il proseguo per Casera Campotorondo, Pattine, Lago del Mis, necessarie due auto). Anello, Val Canzoi, passo Finestra, rifugio Boz, Malga Alvìs, Val Canzoi. Anello, Val Canzoi, Casera Cimonega, Bivacco Feltre-Bodo, Rifugio Boz, Malga Alvìs, Val Canzoi.

Autore/i: Paola Marini Gardin
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento qui sotto?
Pubblicato da Salvatore Stringari
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