
Cima del Coppolo
di: Salvatore Stringari e Paola Gardin
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 12-10-2019
Cima: Coppolo Cima San Donato
Gruppo Montuoso: Alpi Feltrine
Cartina: Tabacco Foglio 023 Alpi Feltrine, Le Vètte, Cimonega
Segnavia: CAI-SAT 393
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Alpinistico: (E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E) Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Quota partenza: 1663 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1934 m.s.l.m
Dislivello: 271 m.
Tempi di percorrenza*: 4 ore circa
Giro: A/R
Punti di appoggio: in stagione diverse malghe e due alberghi al passo Brocon
Acqua, sorgenti: no
Località: Passo Brocon
Copertura cellulare: sì
Parcheggio/i: sì alla malga Arpaco
Partecipanti: autori
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnica pratica, conoscenza dell’ambiente alpino, di progressione, e movimento in ambiente alpino, capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
imponente e bellissimo, ma raggiungibile, il Coppolo! Dedichiamo questa splendida giornata di sole a questa stupenda montagna. La giornata era partita in modo sfortunato, da Belluno volevamo arrivare al passo del Brocon per la via più scorrevole prendendo la strada verso il Primiero e alla rotonda, prima di Imer, la galleria a sinistra sotto il Totoga. Passato il paese di Canale San Bovo e il ponte sul torrente Vanoi, ci aspettavano quattordici chilometri di tornanti, ma dopo un paio la strada è chiusa per frane… dietrofront e riprogrammazione, saliamo da Lamon, ma intanto “el sol el magna le ore”! Comunque riusciamo nel nostro intento.Vi abbiamo già parlato in questo blog di questa montagna con il post “490 Le Ei da Lamon”, il “268 Attorno al monte Coppolo” e il “313 la Grande Guerra il sentiero della memoria Josef Kiss” perché è parecchio tempo che ne perlustriamo le pendici… e la cima sempre lì a guardarci e a richiamare la nostra attenzione.
Cima del Coppolo
Dal paese di Lamon, nel bellunese, il Coppolo con le sue tre cime sembra quasi inaccessibile, ma sappiamo che dal versante nord è facile raggiungerlo. Arriviamo al passo Brocon oramai tardi, sono quasi le 11.00, un po’ sconfortati dagli imprevisti, ma per nulla demotivati. Raggiungiamo in auto la vicina Malga Arpaco e da lì partiamo di gran passo verso la nostra meta, ben visibile, la cima ovest del Coppolo che è la principale e la più alta delle tre.

Seguiamo la stradina sterrata sentiero CAI SAT 393 che corre in mezzo ad ampi pascoli e continua in salita su una dorsale prativa, contornata da boschi. La vista spazia dalla Catena del Lagorai e le Pale di San Martino alle Vette Feltrine e alle Prealpi Bellunesi, il Coppolo è infatti un massiccio a sé stante, posto tra le Dolomiti e le Prealpi. Dopo un po’ ci imbattiamo, dopo una baita, in lunghe reti di cattura per i piccoli volatili che, transitando per la dorsale, restano intrappolati. Siamo raggiunti da un volontario che ci rassicura, le reti sono poste a scopo scientifico, gli uccellini sono raccolti, censiti e rilasciati, ci invita a non avvicinarci alla rete e soprattutto a non toccare i piccoli esseri prigionieri, che comunque ci fanno molta pena. Continuiamo a percorrere la mulattiera, a volte un po’ più ripida, lungo la dorsale che diventa sempre più affilata, guadagnando la vista sulla Val Nuvola alla nostra destra. Comincia il tratto più impegnativo, ma non difficile, il percorso sulla cresta rocciosa con i ripidi versanti da entrambe le parti, fino alla cima detta di San Donato, dal nome del paesino del Lamonese posto ai suoi piedi.

Raggiungiamo la croce volta verso il vuoto, le braccia distese al cielo, il panorama È stupendo e ci fermiamo qui per la nostra sosta-pranzo. Possiamo soffermare lo sguardo sui sottostanti paesi di Lamon e Sovramonte e poi girare gli occhi tutt’intorno verso il Pavione, il Sass de Mura, le Vette Feltrine, il Visentin e la Valbelluna, l’Altopiano di Asiago, il massiccio del Grappa per poi tornare verso nord al Lagorai e le Pale di San Martino e tanta altra roba ! Guardiamo anche il lungo crinale del Coppolo che prosegue verso est, l’insellatura della Medaluna, la cima di mezzo e la cima est detta D’Archil, ma è troppo tardi per intraprendere il percorso verso le altre due vette, inoltre la segnaletica è incerta, il sentiero sul versante nord, classificato E.E. è una traccia esile ed esposta.

Ci accorgiamo che qualcuno sta salendo verso la croce dal versante sud, ci affacciamo e vediamo una persona su un sentiero, facciamo il punto della situazione: oramai non è il caso cercare tracce, raggiungere cime, fare il lungo giro del Coppolo meglio fare dietro front. Lasciamo un paletto virtuale, torneremo a riprenderlo e completare l’escursione. Ritorniamo per lo stesso percorso d’andata, ripassiamo vicino alle reti da cui alcuni giovani addetti staccano i poveri uccellini, raggiungiamo l’auto e scendiamo brevemente per la strada verso Lamon, dopo un paio di tornanti ci fermiamo a dare un’occhiata al posto che ci aveva incuriosito salendo alla mattina, il parco “La Cascatella”. E’ una piccola oasi verde con un minuscolo laghetto (artificiale), una piccola cascata che scende dalle rocce e un ristoro. D’estate l’entrata è a pagamento, ora si può entrare liberamente. La visita è breve, ritorniamo all’auto e, per non fare lo stesso itinerario del mattino, risaliamo al passo e scendiamo per l’ardita strada che ci porta a Grigno e scendiamo in Valsugana per il rientro a Belluno.
i due Alberghi al passo Brocon hanno nomi curiosi: S’Ciopo e Pizzo degli Uccelli, infatti il posto è sulla rotta degli uccelli migratori e un tempo era molto frequentato dai cacciatori. Ora i volatili, soprattutto fringuelli, sono protetti e c’è una stazione di inanellamento.
il passo deve il suo nome a quello dialettale dell’Erica Carnea;
dal Passo ci sono numerosi itinerari da percorrere, tra cui il “Trodo dei Fior” un percorso ad anello, da fare con le fioriture primaverili, con partenza alle spalle del ristorante “Pizzo degli Uccelli”.
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
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E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola G.
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Auguro a te e Paola buone feste e un anno nuovo felice e ricco di nuove interessanti escursioni!
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Grazie Roberto anche a te e ai tuoi cari
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