063 Baita Segantini




Data: 17-02-2008

di Salvatore Stringari, 

Baita Giovanni Segantini m. 2170 s.l.m. 

oggi ho in mente un’escursione di incomparabile bellezza e panorami mozzafiato nel parco naturale delle Pale di San Martino. Un ambiente che non ha eguali. Da Predazzo per Bellamonte direzione Passo Rolle giungo al bivio su strada asfaltata prendo per passo Valles  s.p. 81 per tre chilometri poi indicazioni in luogo lascio l’automobile al parcheggio Val Venegia m. 1700 s.l.m.

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Baita Segantini m. 2200 s.l.m. (m. 2170 s.l.m)

Cima: nessuna cima raggiunta
Gruppo Montuoso: Pale di S. Martino.
Cartina: Tabacco foglio 022 Pale di San Martino.
Segnavia: Sentiero Italia, (SI).
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Escursionistico. In Ambiente Innevato EAI.  
Quota di Partenza: m. 1700 s.l.m
Quota di Arrivo: m. 2200 s.l.m
Dislivello: m. 500
Tempi di percorrenza:* in giornata, 3 ore 
Giro: A/R
Parcheggi: sì 
Acqua, sorgenti: non rilevate 
Località: Paneveggio, Strada provinciale 81 per il Passo Valles, Val Travignolo, Pian dei Casoni, Val Venegia,
Punti di appoggio: Rifugio Giovanni Segantini
Copertura Cellulare: Sì,
Parcheggio: parcheggio inizio Val Venegia
Tappa del percorso: Trento, Sp 81 parcheggio in Val Venegia, Strada Forestale, Malga Venegia, Malga Venegiota, Rifugio Giovanni Segantini e rientro per lo stesso itinerario 
Partecipanti: autore in solitaria 

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

Val Venegia

il facile accesso, consente a tutti, di raggiungere questo meraviglio anfiteatro questo itinerario si svolge in ambiente innevato e ghiacciato. e può presentare dei rischi. È importante non sottovalutare la situazione. Questo è un itinerario su carrareccia forestale. È battuta dai gatti delle nevi e da molti escursionisti. Tuttavia, il ghiaccio è pericoloso. Se non si è correttamente attrezzati, presenta un forte rischio di scivolamento.

Malga Venegiota, m. 1824 s.l.m

Con le ciaspole, già calzate, mi dirigo nel silenzio della foresta su strada forestale lungo il torrente Travignolo.

seguo la strada pianeggiante che permette un comodo riscaldamento muscolare. In circa mezzora raggiungo la malga Venegia a m. 1778 s.l.m. Proseguo su strada battuta dalle motoslitte godendomi il panorama e lo spettacolo della natura. Dopo un’altra mezz’ora di cammino arrivo alla malga Venegiota a m. 1824 s.l.m. Continuo sulla strada fino raggiungere e superare il segnavia 749 per Forcella Venegia e rifugio Passo Valles. Ora, seguendo sempre le tracce, arrivo in leggera salita. Passo davanti alla teleferica che serve il rifugio Mulaz. Poco dopo, supero anche il bivio per il rifugio Mulaz segnavia 710. Sono sotto il Cimon della Pala che si slancia in cielo in tutto il suo splendore.

Baita Segantini m. 2170 s.l.m

Con un sole che oramai splende alto in cielo e riscalda la giornata. Anche la salita si fa ripida. Mi conduce alla Baita Segantini. Raggiungo il rifugio Giovanni Segantini. Eccomi al cospetto delle Pale di San Martino mi fermo ad ammirare le Pale di S. Martino che mi sovrastano. I turisti, scialpinisti, escursionisti con le ciaspole, arrivati fin qui, affollano la baita. È impossibile avvicinarsi, così mi allontano per godermi il silenzio. Per fortuna mi sono portato il pranzo al sacco.

Il rientro avviene tramite lo stesso itinerario di salita. Prima di andarmene mi rimane solo di inchinarmi alla maestosità di queste cime. Ringrazio la montagna per la meritata pausa nel silenzio.

Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!

Autore/i: Salvatore Stringari 
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
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Un pensiero riguardo “063 Baita Segantini

  1. Ciao, il sentiero che ti dicevo lo trovi sul mio blog o è il nr. 6 e se hai intenzione di farlo in andata e ritorno dalla stessa parte, senza fare il giro, che è lungo, ti consiglio di partire dalla parte di Toss – Castel Thun. Più caratteristico. Dall\’altra parte inizia con la strada sterrata che porta alla malga di Vervò oppure con il sentiero romano che porta in fondo alla valle che poi devi risalire, passare il ponte sospeso (corto) per riportarti in quota.

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