500 Monte Zogo


Monte Zogo © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Monte Zogo (Doc)

di: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Data: 28-12-2019

Cima: M. Zogo 1394 m.s.l.m.
Gruppo Montuoso: Prealpi Trevigiane Bellunesi
Cartina: Tabacco foglio 068 Prealpi Trevigiane e Bellunesi M. Cesen – Col Visentin
Segnavia: CAI, E-7, 1005, 1002, strade comunali forestali,
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: 720 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1394 m.s.l.m
Dislivello: m. 674
Tempi di percorrenza*: in giornata 4/5 ore
Giro: Anello
Punti di appoggio: nessuno
Acqua, sorgenti: no
Località: Segusino, Milies, Valpiana
Copertura cellulare:
Parcheggio/i: sì, loc Valpiana
Tappe del percorso: Valpiana 720 m.s.l.m, Malga Doc 1321 m.s.l.m, Passo La Forcella, Monte Zogo 1394 m.s.l.m, Col da Fi 1078 m.s.l.m., Valpiana
Partecipanti: Autori

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

Milies si trova a 6 chilometri da Segusino, in una bella conca prativa sotto la dorsale del Monte Zogo e Monte Cesen, è un borgo molto antico e pare che il suo nome derivi dal latino miles- militis, soldato, come Valpiana ha conosciuto negli anni 60 un periodo di boom turistico, ora molte delle seconde case sono poco usate o in vendita.

Monte Zogo (Doc)

in una fredda e nebbiosa mattinata raggiungiamo Segusino, prendiamo la strada (via Riva Grassa) che sale alla frazione di Stramare e continuiamo verso Milies per la stretta strada asfaltata con curve e contro-curve. Superiamo il paesino e ci portiamo in località Valpiana dove al bivio con un crocefisso (nello spiazzo da dicembre a febbraio vi è allestito un presepe) lasciamo l’auto a lato strada. I cartelli indicano varie possibilità di percorsi, scegliamo di andare in senso antiorario per “Ndar e tornar dal Doc”. Cominciamo a salire a destra lungo la comoda strada – sentiero E7 che si alza a tornanti nel bosco, quasi inciampiamo nei resti di un animale sfracellato, crediamo da un’auto, con una bellissima pelliccia bianca e una folta lunga coda. Salendo ci solleva un po’ il morale la vista del panorama verso Milies e sul lontano Monte Grappa con la cima innevata. Gli alberi lungo strada sono spogli, ma a volte le piante della rampicante vitalba che li avviluppa sembrano farli fiorire di nuvolette bianche grazie ai loro semi con le lunghe estremità piumose. Incontriamo una prima botte, un curioso “ricovero CAI” purtroppo mal messo e con i soliti rifiuti lasciati da maleducati e poi una seconda botte uguale, al bivio tralasciamo a destra la direzione per Malga Moline e continuiamo per la nostra stradina trovando la neve e una pozza ghiacciata.

Monte Zogo
Monte Zogo © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Troveremo in seguito altre ”pose” erano le pozze per l’abbeveraggio del bestiame, ripristinate con fondi europei per favorire la riproduzione delle salamandre e altri anfibi. Arriviamo a un altro bivio e facciamo una deviazione a sinistra verso Malga Doc. Andiamo avanti per la stradina innevata, la nebbia si è alzata e ci nasconde il panorama e la malga che intravediamo solo per qualche secondo prima tutto torni ricoperto da una fitta cortina. Siamo poco sotto la cima del monte Zogo, ma non vogliamo abbreviare il nostro giro, ritorniamo sui nostri passi e al bivio raggiungiamo il passo La Forcella, fino a qui si potrebbe arrivare anche in auto, ce n’è una che sta salendo proprio adesso.

Monte Zogo
Monte Zogo © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

A sorpresa il sole ci regala il panorama sui lontani monti innevati dell’Alpago e sulle più vicine tondeggianti Prealpi, sta giocando a nascondino e quando vuole, crea piccoli e magici buchi d’azzurro… perché il cielo sopra le nuvole è davvero azzurro! Il bello dura poco, sempre avvolti dalla nebbia prendiamo a salire a sinistra la facile dorsale fino alla cima del Monte Zogo, m. 1394 s.l.m. rasentando la recinzione della malga sottostante. Siamo sul culmine del “panettone” del Monte Doc (Zogo) che separa la provincia di Treviso da quella di Belluno, è un peccato non poter vedere il panorama sulla Valle del Piave e sulle Dolomiti come avevamo sperato, ma pazienza. C’è parecchia neve, fa freddo e il ghiaccio ha creato sul paletto di cima bellissime decorazioni. Non è il caso di fermarci oltre, discendiamo dal versante opposto, gli alberi posti ai due lati sembrano ciliegi in fiore, ma sono anche loro decorati dalla neve ghiacciata, bellissimi da vedere. Ritorniamo nei pressi di malga Doc senza raggiungerla, continuiamo verso ovest e arriviamo a Malga Doc de Fora a quota 1200 m.s.l.m, qui semi – riparati dalle mura della costruzione ci beviamo il tè caldo e mangiamo il pranzo al sacco. Riprendiamo il cammino, il nostro sentiero 1005 cala bruscamente verso sinistra (cartello di legno “Milies”) sui sottostanti pascoli, continuiamo a camminare tra i prati innevati e rari alberi, scendiamo poi per sentiero nel bosco fino a raggiungere le casere di Col da Fì, 1078 m.s.l.m, un bel balcone panoramico sopra Quero e il fiume Piave.

Monte Zogo
Monte Zogo © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Appena sotto le baite, ben tenute, prendiamo la strada comunale e a quota 993 al bivio lasciamo a destra la stradina che scende verso Vas, a strapiombo sotto di noi, e prendiamo a scendere a sinistra. Il cielo si è rasserenato, adesso vediamo chiaramente il Monte Cesen, la dorsale del Zogo e la Forcella, saremo quasi tentati di tornare indietro…non è giusto che il sole si rifaccia vivo alle 15, ora di ritornare all’auto! Continuiamo a scendere per i tornanti, prendendo un’altra volta a sinistra, trascurando le indicazioni per Poset (ma ci vogliamo tornare) e ritorniamo a Valpiana, dove alcuni cartelli illustrativi ci suggeriscono altri giri su questi dolci monti prealpini. Scendiamo a Milies e anche se è oramai sera, decidiamo che c’è ancora tempo prima di ritornare a casa, visitiamo il piccolo borgo, la chiesetta e i tanti presepi allestiti con molto buon gusto e fantasia fuori dalle case e nei cortili, col buio sono ancora più suggestivi. Ci fermiamo brevemente anche a Segusino per…salutare il gatto del negozio in centro, un vero coccolone. Fine della giornata che ci ha lasciato il desiderio di tornare a visitare presto questi luoghi.

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola Marini Gardin.
© Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

non fate i timidi...lasciate un commento!

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.