
San Dionisio, Strada del Tranego
di: Salvatore Stringari e Paola Gardin
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 29-12-2019
Cima: San Dionisio
Gruppo Montuoso: Antelao
Cartina: Tabacco foglio 016 Dolomiti del Centro Cadore
Segnavia: strada militare Sentieri CAI 251, 250 strade forestali
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche). E.A.I. Ambiente Innevato
Quota partenza: 1054 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1967 m.s.l.m
Dislivello: m. 913
Tempi di percorrenza*: in giornata
Giro: Anello
Punti di appoggio: Rifugio Antelao (chiedere al Rifugio prima di salire in inverno)
Acqua, sorgenti: no
Località: Pozzale
Copertura cellulare: sì
Parcheggio/i: sì
Tappe del percorso: Pozzale- strada militare del Tranego sentiero CAI 251, 250 e strada forestale per Prapiccolo, Pozzale
Partecipanti: Gino da Vià e suoi amici, Sal e Paola
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
l’ultima escursione del 2019, nuove avventure ci aspettano il prossimo 2020 e con questo nostro racconto terminiamo solamente i racconti del 2019.
Strada del Tranego da Pozzale al rifugio Antelao
per salire al Rifugio Antelao a 1796 m.s.l.m e alla contigua Sella di Pradonego ci sono diversi percorsi. Noi oggi abbiamo una guida autoctona, il nostro amico Gino che ci consiglia la partenza da Pozzale, un fantastico paesino in bella posizione sopra Pieve di Cadore. Aspettando due amiche con i loro bambini abbiamo modo di vedere alcune delle 32 maxi foto in bianco e nero che tappezzano le case del paese, le gigantografie riproducono le genti e i paesi di montagna, non solo di Pozzale ma anche di altri luoghi. Partiamo appena sopra il paese, parcheggiando le auto lungo strada e iniziamo la nostra salita percorrendo la comoda strada militare del Tranego che termina sull’omonimo monte a quota 1846. In caso di molta neve questa soluzione è la più gettonata anche dai locali, del resto è molto panoramica e la bella giornata ci fa gustare in pieno la vista meravigliosa sulle montagne d’Oltre Piave e sui paesi di fondovalle, col Lago di Centro Cadore.

La neve è ben calpestata e non ci serviranno i ramponcini o le ciaspe fino al Rifugio. Raggiunta la sella del Tranego ci fermiamo un momento per ammirare l’Antelao, visione stupenda, poi dobbiamo perdere quota e, senza raggiungere la cima del Tranego, prendiamo la mulattiera che scende sulla sinistra fino a raggiungere Forcella Antracisa e la Capanna Tita Panciera a quota 1693 s.l.m.

A questa forcella giungono altri sentieri, sia da Nebbiù che da Pozzale e vista la bellezza di questo luogo ci torneremo per raccontarveli, oltre che per trovare gli amici che hanno la fortuna di abitare sotto l’Antelao. Da qui lasciamo a sinistra il sentiero che sale verso San Dionisio e prendiamo a destra un’altra comoda strada innevata salendo fino al Rifugio Antelao. Qui la neve è proprio tanta e i tre ragazzini che sono con noi non vedono l’ora di buttarsi a giocare e a tuffarcisi sopra. Facciamo la pausa pranzo al Rifugio con un buon piatto tipico, poi in tre decidiamo di salire fino alla chiesetta di San Dionisio a 1946 m.s.l.m di cui il nostro amico Gino è uno dei custodi. Salvatore ha dimenticato le ciaspe e Gino se ne fa prestare un paio dai gestori, persone molto disponibili e ospitali.
e San Dionisio
Saliamo con le ciaspole il sentiero sopra al rifugio, dopo un breve piacevole percorso tra gli abeti il percorso si fa ripidissimo, il sentiero CAI 251 è stato battuto solo parzialmente, resta intonsa la parte più ripida del tratto finale. La neve non è stata ancora calpesta, per nessun motivo rinunceremmo a questa soddisfazione! L’aiuto di Gino che fa la prima traccia è stato essenziale, ma è servita anche tutta la nostra forza di volontà per superare il tratto erto e farinoso. Giungiamo alla Croce di Cima San Dionisio, sosta per l’insuperabile panorama sulle Marmarole, Antelao e resto del Mondo e poi in breve scendiamo alla Chiesetta.

Questa volta riusciamo a visitarne l’interno grazie a Gino. Ci soffermiamo ancora ad ammirare la Cima Antelao e a bere del tè poi riprendiamo la via del rientro, ci togliamo le ciaspole e indossiamo i ramponi, la discesa è puro divertimento tra la neve polverosa… Torniamo al rifugio Antelao dove le due amiche e i ragazzi ci hanno aspettati, restituiamo le ciaspole e sempre con i ramponi ai piedi scendiamo a Forcella Antracisa. Oramai fa quasi buio e ci dividiamo, le due donne con i figli prendono per il Tranego da dove eravamo saliti in mattinata, noi due e Gino scendiamo a sinistra per il sentiero 250, più scosceso e ghiacciato, che ci porterà a Prapiccolo. Da qui rientriamo a Pozzale accompagnati dalla luna avvicinandoci alle luci che illuminano le frazioncine sparse e come sospese nel buio della notte, Casenuove, Corniola, Villanova e mentre la luna ci sta a guardare ci togliamo gli scarponi, mettiamo via le frontali, è ora di salutarci e di tornare verso casa…
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
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Correzione testo di Paola G.
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La nostra Italia, non finisce mai di stupire per i meravigliosi, e incontaminati luoghi, che sarebbe bello poter visitare con frequenza..
Buona settimana, Sal,silvia
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sì è vero, la nostra bellissima Italia non finisce mai di stupirci, ci sì può incamminare in luoghi ricchi di storia e vivi… o dimenticati ma sempre belli.. Ciao Silvia,sal
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Grazie Sal. buona serata
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