Data: Domenica 12 ottobre 2008
di Salvatore Stringari,
Monte Cengio,
Oggi è una giornata meravigliosa. Voglio portare a termine un vecchio progetto. Il monte Cengio si trova in provincia di Vicenza, nella regione Veneto. Il paese di partenza per questa escursione è Cogollo del Cengio. Da Trento salgo al passo della Fricca. Mi lascio alle spalle il trentino e calo per la Val d’Astico. Raggiungo Cogollo dove mi incontro con delle amiche conosciute tramite FaceBook… ci siamo dati appuntamento al distributore AGIP.

Scheda Tecnica Riassuntiva
Monte Cengio
Cima: Monte Cengio.
Gruppo Montuoso: Prealpi Vicentine Altopiano dei sette comuni.
Cartina: Tabacco foglio 050 Altopiano dei Sette comuni Asiago Ortigara
Segnavia: CAI 651
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Alpinistico: (E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E). Sentiero che si sviluppa in zone impervie. Ha passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna. È necessaria una tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Quota partenza: m. 350 s.l.m.
Quota da raggiungere: m. 1350 s.l.m
Dislivello: m. 1000 metri circa e sviluppo notevole.
Tempi di percorrenza:* Tempo totale di percorrenza 10 ore
Giro: anello
Acqua, sorgenti: no
Località: Cogollo del Cengio
Punti di appoggio: nessuno
Copertura cellulare: non rilevato
Parcheggio/i: sì
Tappe del percorso: Cogollo sentiero 651 monte Cengio
Partecipanti: Salvatore e amici
Nota: * I tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica. È importante avere conoscenza dell’ambiente alpino, competenza nella progressione e nel movimento in tale ambiente e capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
Monte Cengio
Parto abbastanza presto da Trento e vado in direzione del Passo della Fricca. Arrivo a Carbonare. Da lì scendo la val d’Astico seguendo le indicazioni per Vicenza val d’Astico sulla S.S 350 poi s.p. 350) per arrivare al punto predefinito per l’incontro con il resto della compagnia che puntualmente arriva. Un caffè al bar AGIP. Qualche dettaglio tecnico del escursione e poi via verso la nostra destinazione.
Oggi la partenza è nelle vicinanze della chiesa vecchia di Cogollo a 353 m.s.l.m. lasciate le vetture ci incamminiamo per un sentiero che credevamo il 647.a (val di Pianin) non segnato ma in realtà è il sentiero 651 la Sengèla. Arriviamo ad un bivio quota 475 m s.l.m. dove lasciamo il sentiero 651. Seguiamo le indicazioni del sentiero delle postazioni, il 648. Il sentiero sembra a questo punto una traccia più che un sentiero vero e proprio. Sono le prime indicazioni che troviamo dopo un 15/20 minuti di cammino. Saliamo un paio di tornanti. A quota 600 metri troviamo la prima postazione. Entriamo per un corridoio di 20 m stretto e buio. Poi la luce entra da una finestra. Proseguiamo sul sentiero sempre nel bosco risalendo il pendio con molti tornanti. Dopo 2 ore di cammino, il panorama si apre su tutte le montagne attorno. Vediamo il monte Summano 1660 m e il monte Pau’ 1417 m s.l.m. nominato anche cima del Gallo. Queste le due montagne più in rilievo. Lungo tutto il percorso ci sono 6 postazioni. Sono scavate nel ventre della montagna. Offrono una vista sulla val d’Astico, in particolare su Cogollo del Cengio. Alcune gallerie entrano anche 100 m nel cuore della montagna. Queste gallerie costituiscono l’estrema linea di difesa italiana contro l’invasione dell’esercito austriaco. Ora siamo arrivati a quota 980 metri. Terminato il sentiero delle postazioni, incontriamo il sentiero 651. Lo seguiremmo fino alla cima del monte Cengio, passando dove ha inizio il sentiero delle gallerie del monte Cengio. Entriamo in alcune delle galleria che sono al inizio e che servirono da postazioni per artiglieria da montagna. Seguiamo i vari camminamenti di trincee e postazioni. Entriamo nel vero sentiero di arroccamento con ancora gallerie. All’interno delle gallerie, c’era un acquedotto in cemento. Esso serviva tutto il monte Cengio. Questo era importante data la scarsità d’acqua in tutto il monte e la zona. Acqua che veniva pompata dalla valle 1000 metri più in basso. Il sentiero ora si svolge su cenge scavate nella roccia a strapiombo sulla valle d’Astico.

Arriviamo al salto dei Granatieri e in breve in cima al Monte Cengio a quota 1345 m. s.l.m. Al rientro passiamo per la chiesetta votiva intitolata ai granatieri di Sardegna. Lasciamo una preghiera, ognuno di noi nel suo pensiero. Rendiamo omaggio a questi uomini che, venendo da lontano, portarono la pace dopo un grande sacrificio. Proseguiamo la marcia di rientro. Passiamo anche dal rifugio al granatiere per dissetarci. Poi via a riprendere il 651 per il rientro. Il sentiero 651 è una mulattiera costruita per portare i viveri. Era usata per trasportare le munizioni e tutto il resto lassù sul campo di battaglia e di difesa.
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
Autore/i: Salvatore Stringari
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
© By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Ciao piacere mi chiamo Sara
mi sembri uno sano di mente e mi piacerebbe se tu accettassi di diventare mio amico …. amo il Trentino ….. ho dei ricordi meravigliosi ….tanti anni fa sono stata all\’Alpe di Siusi ….. che meraviglia …. una settimana fra rifugi e sentieri …. che vita ragazzi ………….
un bacione
Sara
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ciao sal , pensare che sono passato tante volte per cogolo del cengio in macchina ma sempre per andare al pasubio, prima o poi devo provare anche quelle montagne del val d\’astico. saluti
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