335 Il lago del Mis e la Val Falcina




Data: 7 maggio 2011 

di Salvatore Stringari, 

Il lago del Mis e la Val Falcina,

Oggi vi voglio parlare di un’escursione facile adatta a tutti che si svolge nel parco delle dolomiti Bellunesi. È La Val Falcina, che è chiusa a sud-ovest dalle pareti dolomitiche del Pizzocco e sbocca nel lago artificiale del Mis, dentro la quale si è formato un “fiordo”.

È un facile sentiero ad anello che appunto consente anche ad escursionisti non esperti di immergersi in un ambiente dal fascino selvaggio e senza dubbio di grande interesse naturalistico. Seppur il fondo del torrente non sia visibile per la ricca presenza di vegetazione, il luogo merita una visita.

Scheda Tecnica Riassuntiva

la Val Falcina 

Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Monti del Sole Dolomiti Bellunesi
Cartina: 
Segnavia: del parco delle Dolomiti Bellunesi
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: 400 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 700 m.s.l.m
Dislivello: 300 m.
Tempi di percorrenza:* quanto basta e comunque in due ore è fattibile. 
Giro: Anello
Acqua, sorgenti: Portare acqua
Località: la strada statale 203 Agordina poi indicazioni in loco per la valle del Mis
Punti di appoggio: Sì alla Soffia
Copertura cellulare: parziale
Parcheggio/i: sì (a pagamento)
Tappe del percorso: anello della val Falcina
Partecipanti: Salvatore e Paola

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento. 

L’escursione in dettaglio:

La Val Falcina e il lago del Mis

Questo torrente nasce delle pendici del monte Pizzocco e incrocia il torrente che scende dalla valle del Burt… Sasha fa il bagno nelle basse e tranquille acque del torrente e si diverte e fa ohoh nel torrente e fare “oh!oh i bambini fanno ohhh, ohhh” Si trovano, anche, pannelli descrittivi collocati ai margini del tracciato che contengono informazioni geologiche, botaniche e faunistiche che rendono la passeggiata un’occasione di approfondimento. Il sentiero è ben tenuto. La Val Falcina è un’incisione fluvio – torrentizia dal tipico profilo a “V”, profondamente intagliata nella Dolomia Principale e il suo sviluppo geomorfologico risente fortemente della presenza di una importante linea di faglia. La zona è importante per la presenza di quantità innumerevoli di fiori e piante. Con un po’ di attenzione, e procedendo in rispettoso silenzio è possibile udire o vedere numerosissimi animali tra questi uccelli e altre interessanti specie come l’aquila reale e il picchio nero. Nel lago invece si possono osservare anfibi. Dopo una birra e un po’ di sole ci sdraiamo sulla spiaggia del lago Mis e ammiriamo Sasha che, anche qui approfitta per fare un bagno nel lago, e ci guarda soddisfatta (be è bello vederla divertirsi con l’acqua e averne paura poi come sempre Sasha dopo queste escursioni ne approfitta per fare il suo riposino scavandosi una cuccia nella soffice terra.

Noi dopo aver ammirato gli scorci del lago e aver riposato un po’, proseguiamo per la “soffia” un cascata che scende ad alimentare il lago. Da qui passiamo a dare un occhiatina da lontano ai “Cadini del Brenton” Intanto si è fatto tardi e rientriamo a Belluno passando per il lago di Vedana dove faccio qualche foto, al lago dentro il quale si rispecchiano le montagne.

foto sul mio profilo FaceBook

Autore/i: Salvatore Stringari 
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento? 
© By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

5 pensieri riguardo “335 Il lago del Mis e la Val Falcina

  1. ci sono sempre andata d’estate, invece il 9-1-2022 l’ho percorsa in questa stagione, credevo di trovare neve e ghiaccio, invece l’anello è ben percorribile (sempre con la dovuta attenzione). Avevamo portato i ramponi, ma non sono stati necessari, comunque è sempre meglio averli nello zaino.

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