793 dal Brentaz a San Felice (seconda parte)


Cadin del Brentaz e San Felice

Casera verso San Felice © Copyright By Paola Gardin

(parte seconda)

di Paola Marini Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva

Data: 20-03-2024

Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Alpi Feltrine
Cartina: Tabacco foglio 023 Alpi Feltrine Le Vette Cimònega
Segnavia: CAI 851 CAI 852
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche). Seconda parte del sentiero: Sentiero Alpinistico: (E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E) Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati. 
Tempi di percorrenza*: 3 ore (con numerose soste per foto)
Quota partenza: circa 740 m.s.l.m
Quota da raggiungere: circa 900 m.s.l.m
Dislivello: m. 260
Giro: A/R e anello parziale
Punti di appoggio: nessuno (tettoia a San Felice)
Acqua, sorgenti: sì fontana alla partenza
Località: Roncoi di San Gregorio nelle Alpi, BL
Copertura cellulare:
Parcheggio/i: sì a Roncoi-Ligont m.650, pochi posti a Fontanelle m.740
Tappe del percorso: Fontanelle, a destra verso Brentaz, Pian del Carbon, Cadin del Brentaz, ritorno Pian del Carbon, a destra verso Roer, sent.851, Roer –  sent.852, Staolet, Chiesetta San Felice in Monte, ritorno Staolet-Roer-Fontanelle. QUI  LA SECONDA PARTE, Roer-San Felice.
Partecipanti: l’autrice

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

riprendo la descrizione della camminata pomeridiana odierna, dopo la breve visita al Cadin del Brentaz (n. 792 su questo blog) come già detto ritorno sui miei passi fino al Pian del Carbon, al bivio invece di rifare la stradina di andata verso Fontanelle (segnavia Roncoi-Ligont), prendo la forestale a destra per Roer-Staolet e arrivo poco sopra al posto dove ho parcheggiato l’auto.

località Staolet © Copyright By Paola Gardin

A questo punto salgo per la stradina asfaltata, segnavia CAI 852, che conduce alla Chiesa di San Felice in Monte. Sul percorso trovo una fontana e alcune abitazioni isolate, poi arrivo a Staolet, m.777, un piccolo gruppo di case di cui alcune abitate, tralascio sulla destra il sentiero CAI 853 che sale ai 1297 metri di Casera Ere e continuo a salire per la stradina che diventa sterrata superando prima una casera ben ristrutturata e poi un piccolo nucleo di case in rovina. In breve arrivo ad una croce (presumo si illumini di notte) e poco dopo alla Chiesetta di San Felice a circa m. 900 di quota.

chiesetta San Felice © Copyright By Paola Gardin

Mi godo il bellissimo panorama sulla piana con i paesetti che sembrano seminati a spaglio e poi il mio sguardo indugia sulle Vette Feltrine e sulla Val Scura, dove sul versante opposto scorgo la Chiesa di San Mauro, visitata anni fa con Salvatore. Nel Bellunese sono due le chiese dedicate a San Mauro, quella in Val Scura e l’altra a non molta distanza sopra Arson, meta che mi propongo per la prossima settimana. La Chiesetta di San Felice è chiusa, ma dal portico posso sbirciare l’interno, l’altare con la pala del XVII sec. raffigura la Madonna con il Bambino e alcuni santi, distinguo San Felice, San Gregorio Magno (papa) e San Vittore a sinistra, Sant’Antonio da Padova, Santa Corona e San Lorenzo (con la graticola) a destra.

interno, altare con la Madonna e i Santi © Copyright By Paola Gardin

Accanto alla chiesa c’è una tettoia, utile come riparo di emergenza, con panchina e manufatti vari, ne approfitto per la pausa- merenda al sacco. In passato questo luogo solitario era meta di pellegrinaggi e devozioni, la chiesa ha origine antichissima, è documentata dal VII secolo d.C. e nel tempo è stata sottoposta a ristrutturazioni che ne hanno mutato l’aspetto, al suo interno conserva frammenti di affreschi.

San Felice e in alto a dx San Mauro © Copyright By Paola Gardin


Il sentiero 852 continua verso il Passo Forca (Vette Feltrine) io mi limito a prenderne nota e ritorno al parcheggio, in auto scendo a Roncoi e passando per la frazione di Roncoi di Dentro ho la sorpresa di imbattermi in un’abitazione particolare, opera senz’altro di un’artista molto originale. Per stradine pedemontane passo per Paderno, Sospirolo e frazioni, devio in Valle del Mis fino al Bar Alla Soffia e poi ritorno all’ovile.

Roncoi di Dentro © Copyright By Paola Gardin

Curiosità: il paese di Sospirolo non ha nulla a che fare con i sospiri, in dialetto si pronuncia “Sospiroi” ed è legato al sovrastante Monte Sperone, il toponimo significa “sotto lo Sperone”. Sono legata a questo paese grazie ai ricordi della mia nonna paterna, che nel 1911/1914 lavorò a Sospirolo come giovanissima maestra.

Autore/i: Paola Marini Gardin
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento qui sotto?

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6 pensieri riguardo “793 dal Brentaz a San Felice (seconda parte)

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