296 L’Olt della Val d’Arc


verso le dolomiti Bellunesi e la val del Piave © Copyright By Salvatore Stringari

Monte Cesen l’Olt de Val d’Arc

di Salvatore Stringari e Paola Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Data: 20-01-2018

Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Monte Cesen
Cartina: Tabacco Foglio 068 Prealpi Trevigiane e Bellunesi M. Cesen Col Visentin
Segnavia: 4 C.A.I. + forestale bivio sentiero 3 C.A.I. + forestale bivio sentiero 5 c.a.i.
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: m. 927 s.l.m.
Quota da raggiungere: m. 1200 s.l.m.
Dislivello: m. 273
Tempi di percorrenza*: 2 ore
Giro: Anello
Punti di appoggio: Al Boz, e a  Mel (BL)
Acqua, sorgenti: no
Località: Mel, Belluno
Copertura cellulare:
Parcheggio/i:
Partecipanti: Autori

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

oggi la giornata è nuvolosa, nel pomeriggio decidiamo per una breve passeggiata “l’Olt della Val d’Arc”, un monumento naturale al confine tra il comune di Mel (Belluno) e quello di Miane (Treviso). E’ un luogo che abbina bellezza naturale, storia e leggenda, il confine sulle Prealpi è stato anticamente fonte di lotte continue tra Bellunesi e Trevigiani, finalmente nel 1838 vennero decisi i confini e sull’arco di roccia vennero incise da entrambi i lati due lapidi per commemorare la pace.

l’Olt della Val d’Arc

da Belluno ci dirigiamo verso Mel e Villa di Villa, alla rotonda prendiamo a sinistra in direzione del “Castello di Zumelle” (l’unico maniero non distrutto dai Veneziani nel bellunese), al piccolo borgo di Tiago seguiamo le indicazioni per il rifugio “al Boz”, posto in posizione strategica e molto panoramica, che raggiungiamo dopo 4 km di stradina asfaltata in salita. Lasciamo l’auto nell’ampio parcheggio concesso gentilmente dal Gestore del rifugio Boz, purtroppo al momento chiuso per un grave lutto familiare. Qui prendiamo a destra il sentiero 4 segnato con tabelle C.A.I. La stradina-sentiero scende lungamente i versanti boscosi del Col Miels, ogni tanto vediamo i ruderi di case abbandonate, pascoli invasi dalla vegetazione, vecchi alberi da frutto oramai allo stremo delle forze fagocitati dalla vegetazione e enormi faggi piantati a loro tempo per far ombra alle abitazioni. Scendiamo fino alle casere di Val d’Arc a quota 815 m. s.l.m., siamo scesi di 112 metri, proseguiamo fino ad un bivio, la stradina proseguirebbe fino al Rifugio Bivacco Beta ma noi prendiamo a sinistra il sentiero CAI numero 3 che in modesta salita nel bosco ci porta fino all’Arco. Non è la prima volta che ci arriviamo, ma mai da sotto, ci siamo avvicinati più lentamente e possiamo ammirare con calma l’arco di roccia naturale che spicca nel bosco recentemente ripulito e tagliato a dovere. Cerchiamo le incisioni sui due lati e le troviamo, sono alquanto rovinate ma per fortuna il testo è riportato in un cartello vicino.

Olt della Val d’Arc © Copyright By Salvatore Stringari

Siamo a circa 1050 m. s.l.m. in una delle vallette del monte Crep, dopo un po’ di foto risaliamo fino alla strada forestale sentiero E.7 “Alta Via Trevigiana” il bellissimo percorso che porta dal Monte Grappa al Cansiglio. Andiamo verso nord est per tornare al punto di partenza con un giro ad anello, a quota superiore di quello di andata. Camminiamo dapprima praticamente in piano sulla forestale in direzione Casera Canidi fino ad arrivare al bivio, tralasciamo la stradina che continua fino alle Malghe Canidi e prendiamo a sinistra il sentiero 5 del CAI che ci riporterà “al Boz”. Il sentiero è in discesa e in molti tratti ben ghiacciato, Paola per sicurezza mette i ramponcini per superarli in sicurezza. Passiamo vicino alle bellissime casere “Boz”, poste in posizione molto panoramica sulla pianura bellunese. Scorgiamo diversi paesi tra cui riconosciamo Carve e il Castello di Zumelle. Da qui altri pochi passi e siamo alla casera rifugio “Al Boz” che speriamo possa riaprire in futuro, ci siamo stati diverse volte e abbiamo mangiato dell’ottima pizza.

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
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