635 Malga Miesnotta


Caoria il ponte sul Rio Valsorda © Copyright By Paola Marini Gardin.

Malga Miesnotta 

di Paola Marini Gardin 

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Data: 08-08-2021 

Cima: nessuna 
Gruppo Montuoso: Lagorai Cauriol Cece Colbricon 
Cartina: Tabacco foglio 22 Pale di San Martino 
Segnavia: stradina 352, sentieri 368 – 336 
Tipologia sentiero e difficoltà*: facile Sentiero Escursionistico 
– (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche). 
Quota partenza: 845 m.s.l.m 
Quota da raggiungere: 1770 m.s.l.m 
Dislivello: m. 825 
Tempi di percorrenza*: in giornata 
Giro: A/R 
Punti di appoggio: Bar La Siega 
Acqua, sorgenti: torrenti 
Località: Caoria 
Copertura cellulare:
Parcheggio/i: sì a Caoria e a Ponte Stel 
Tappe del percorso: Caoria, Ponte Stel, Campo Bus, Malga Miesnotta di Sotto e di Mezzo, ritorno. 
Partecipanti: Silvano con la sorella e il cognato, Carmen, Roberto e io 

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

oggi partiamo da Belluno, ci dirigiamo a Canal San Bovo e poi proseguiamo fino alla frazione di Caoria, m 847, dove parcheggiamo. Il nostro obiettivo è raggiungere Malga Miesnotta de Sora, un percorso che ci porterà ad avvicinarci alla catena del Lagorai.

a Ponte Stel (si arriva in auto)

Silvano ha studiato il percorso sulla cartina, riceviamo qualche informazione in più da una gentile signora del Museo Etnografico che ci indica l’inizio del sentiero che intendiamo fare, purtroppo nemmeno lei è al corrente che la mulattiera è chiusa (da tempo) per il pericolo di frane. La nostra gaia brigata passa il bel ponte di legno sul torrente Valsorda, che divide in due il paese e trova la delusione: vorremmo imboccare il sentiero che sale la Val Sorda, ma lo troviamo appunto interdetto: giocoforza saliamo per i tornanti della stradina asfaltata che ad un certo punto diventa sterrata, siamo gli unici a salire a piedi, ci sorpassano molte auto e cominciamo a domandarci se non sarebbe stato meglio tornare a prendere i nostri mezzi…
Ormai siamo in ballo e continuiamo, guadagniamo subito quota e poi proseguiamo in falsopiano, lungo il percorso vediamo masi, boschi (da funghi!) pascoli, fiori che altrimenti non avremmo notato, numerosi cartelli, arricchiti da quadretti con sculture di legno, illustrano il lavoro nei campi, la fienagione, la vita di malgari e boscaioli.

un pannello del sentiero etnografico, fluitazione del legname © Copyright By Paola Marini Gardin.

Alla fine siamo contenti di aver percorso questo tratto di sentiero etnografico, molto ben curato. Raggiungiamo Ponte Stel, m. 1128, alla confluenza del Rio Valzanca con il Rio Valsorda. Qui troviamo tutti i turisti che ci hanno sorpassato in auto, altri giungono ancora, da questo punto è possibile fare diversi percorsi ad anello, più o meno lunghi. Inoltre c’è un bel punto di ristoro, il Bar La Siega, ed è possibile visitare l’edificio, ristrutturato, di un’antica segheria idraulica alla veneziana.

La segheria idraulica a Ponte Stel © Copyright By Paola Marini Gardin.

Gli itinerari sono quattro: “l’anello della val” (la vita stagionale nel paese di Caoria), “l’anello dei pradi” (la fienagione, con la visita a Prà de Madego e all’abitato dei Pradi di Tognola), “l’anello dei bosc” (utilizzi del bosco, con visita alla risina di Valsorda e la Segheria idraulica di Valzanca), l’ultimo è “l’anello della montagna” il più impegnativo, il tema è la vita nelle malghe, dai piani di Valzanca a Malga Miesnotta (o Vesnòta) de Sora.

alla Malga Miesnotta alta 

Noi lasciamo che la massa si disperda negli anelli bassi e scegliamo l’ultimo, da Ponte Stel proseguiamo a sinistra, segnavia 368, raggiungiamo un altro ponte di legno posto tra i masi di Tognola e i Masi di Valzanca e continuiamo a salire nel bosco fino a Campo Bus, m. 1460, dove troviamo alcune casere, un capitello dedicato a San Giovanni Gualberto, patrono dei forestali e un bivio. Prendiamo a sinistra il sentiero 336 che sale nel bosco e sbuchiamo sui pascoli, sotto i ruderi di Casera Miesnotta di Sotto. Lungo il percorso incrociamo rarissime persone e un paio di ciclisti.

Casera lungo il sentiero © Copyright By Paola Marini Gardin.

Una parte della nostra compagnia si ferma per il pranzo a sacco poco più avanti, accanto al ponticello di legno gettato sul torrente. In due lo passiamo e saliamo fino a Malga Miesnotta di Mezzo, m. 1770, privata e non aperta al pubblico, non vediamo i proprietari, ma a voce ci concedono il privilegio di sederci fuori, su una panca con vista panoramica.

Il ritorno a Caoria

Rinunciamo alla meta finale, Malga Miesnotta de Sora, a quota 1879, ristrutturata e adibita a Bivacco: il tempo sta cambiando in peggio, le nuvole si abbassano e cancellano la vista su Cima Cece e le altre pareti. Torniamo dai compagni, facciamo una deviazione per raggiungere l’ex Malga Miesnotta di Sotto e poi scendiamo per lo stesso sentiero di andata, accompagnati per un breve tratto da una bella spiovazzata. Questo non ci impedisce di adocchiare, nei bei boschi, diversi magnifici funghi porcini, che, come potete immaginare, abbiamo lasciato al loro posto.

pascoli tra le malghe © Copyright By Paola Marini Gardin.

Arriviamo a Maso Tognola, qui secondo la cartina e i tabelloni visti a Ponte Stel ci sarebbe un sentiero che, risalendo l’altro versante, ci porterebbe a Caoria con un percorso ad anello. Veniamo dissuasi dal proprietario della casera: il sentiero passa, in alto, per una proprietà che spesso non concede il passaggio agli estranei, l’alternativa nel bosco non è segnata e rischieremmo di perderci. Lo ringraziamo e raggiungiamo Ponte Stel dove facciamo una breve pausa-birra al simpatico Bar de La Sega, prima di riprendere la stradina che ci riporta a Caoria.

Autore/i: Paola Marini Gardin
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4 pensieri riguardo “635 Malga Miesnotta

  1. Oggi sono tornata, ma invece di partire da Caoria sono salita in auto fino a Ponte Stel, poi ho preso il sentiero e sono arrivata a Malga Miesnotta di Sora. Bei pascoli, cavalli, asini, capre e un gregge di pecore. Al ritorno ho fatto un bel giro nei boschi
    ( tanti porcini) e un anello per forestale e tracce per tornare a ( Ponte Stel. Bella giornata di sole, nonostante le previsioni piovose.

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