474 Cascia e Roccaporena


Roccaporena Santa Rita
Roccaporena Santa Rita © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Cascia  e Roccaporena

di: Salvatore Stringari e Paola Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva

Data: 05-06-2019

Città: Cascia e Roccaporena
Provincia: Perugia
Regione: Umbria
Tipologia: in viaggio
Punti di appoggio: Camper
Località: Umbria – Cascia e Roccaporena
Copertura cellulare:
Aree di Sosta o Parcheggio/: sì parcheggio
Partecipanti: Autori

in Viaggio:

Cascia,

i tramonti si succedono alle albe, i giorni scorrono veloci come le ruote del camper sull’asfalto, tanti chilometri in fila uno dopo l’altro… e dopo Norcia arriviamo a Cascia. Troviamo un’area sosta in P.le Leoni XIII, appena sotto la cittadina, vicinissimo alla scala mobile (gratuita) che sale verso il centro storico. La sosta è consentita per 24 ore a 8 euro, il ticket ce lo fa al volo l’autista della navetta, informandoci che la corrente è gratis perché la gettoniera è rotta. A volte siamo fortunati.

Sono ormai le 19 e ci precipitiamo a visitare il borgo che non è grandissimo, ma ha il suo fascino, in poco tempo percorriamo un dedalo di scalette e viuzze in salita fino a giungere nella parte alta di Cascia, al Santuario di Santa Rita, un complesso di edifici religiosi che comprendono la Basilica, che visitiamo, la Basilica Inferiore, la Penitenzieria e il Monastero dove la Santa visse per quarant’anni e che ora ospita le suore agostiniane. La Basilica sorge quasi in cima al colle di Sant’Agostino, è stata costruita nel XX secolo, demolendo in parte la chiesa antica. Anche se “moderna” è bella da vedere, la facciata è in travertino bianco con due guglie laterali e l’interno, a croce greca, con quattro absidi e il colonnato, è molto tradizionale e ricco di affreschi. Una porticina immette in una piccola cappella, quel che resta della vecchia chiesa, dedicata alla preghiera. Al tramonto torniamo giù per le vie strette tra le case fino al camper per la nostra cena. Nel parcheggio la notte scorre tranquilla, il risveglio invece ci è dato dalle auto che transitano avanti e indietro… rifacciamo un veloce giro, alla luce del sole, per il borgo di Cascia, compriamo qualche souvenir nelle piccole botteghe che si susseguono per le vie e riforniamo la dispensa, alimentari vari, pane e salse al tartufo che… lasciamo stare…hanno poco tartufo tra gli ingredienti. Ci sono altri monumenti che meriterebbero una visita, la chiesa di San Francesco, del 1424, sorta sulla precedente del 1200, altri edifici religiosi e civili, Palazzo Frenfanelli, Palazzo Santi che ospita il Museo Civico ma…seguendo la scia di santità, ritorniamo al camper e facciamo rotta verso Roccaporena, il paese natale di Santa Rita.

e Roccaporena,

La raggiungiamo in 15 minuti circa, percorrendo una stretta gola alla cui estremità sorge il piccolo borgo, dove, nel 1381, nacque la Santa. Troviamo parcheggio appena oltre le ultime case, percorriamo a piedi i pochi metri che ci separano dal centro. Questo paesino montano (707 metri di quota) vive principalmente di turismo, oltre al richiamo religioso offre anche numerose belle escursioni nei dintorni, è ubicato alle falde del Monte Rucino a circa sei chilometri da Cascia (PG). Cominciamo subito il nostro percorso spirituale salendo allo Scoglio di Santa Rita, la roccia dove, secondo la tradizione, la Santa si recava a pregare intensamente, tanto da lasciare l’impronta delle ginocchia e delle mani. Lo scoglio, dove ora sorge una piccola cappella, è sul sommo di un roccia a quota 827 metri, cioè circa 120 metri sopra il paese. Una lunga e comoda scalinata (percorso della Via Crucis, illuminato di notte) ci conduce fino in cima, un tempo era solo un erto sentiero, eppure molti pellegrini arrivano su col fiatone. La vista è bellissima, lo sperone di roccia sovrasta Roccaporena e domina da un versante i monti e i boschi che la circondano e dall’altro la selvaggia gola della Valnerina. Scendiamo e lungo la via principale del paesino visitiamo la Casa Maritale, ora trasformata in cappella, dove la Santa visse col marito e i due figli fino a che, alla morte dei suoi cari, entrò nel Monastero di Cascia. La casa apparteneva alla famiglia del marito di Rita e fu l’unica a rimanere in piedi dopo il terremoto del 1599, che distrusse il paese. Il terremoto del 2017 ha duramente colpito l’Umbria e il Lazio, radendo al suolo paesi poco distanti da Roccaporena, per fortuna o per miracolo, questo piccolo borgo non è stato toccato dal sisma.

Roccaporena Santa Rita
Roccaporena Santa Rita © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Saliamo all’Orto del Miracolo, un piccolissimo pezzo di terra, posto sotto le rocce, dove nell’inverno del 1457 sbocciò una rosa e maturarono dei fichi, assecondando il desiderio di Rita morente. Siamo stakanovisti e ci inerpichiamo anche fino a una grotta con una croce, la “Grotta d’Oro”, non è un luogo di Santa Rita, ma l’avevamo vista dall’alto dello Scoglio e ci incuriosiva. Tornati sulla strada, passiamo dal Lazzaretto, una costruzione che nel Medioevo serviva da ricovero per i forestieri e da ospizio per i malati durante le numerose epidemie, al suo interno ci sono affreschi del Cinquecento. Entriamo anche in quella che è ritenuta la Casa Natale della Santa, nelle stanze sono poste arredi e suppellettili, da una finestrella si vede, alto e severo, lo sperone roccioso dello Scoglio. Tornando indietro, verso il camper, visitiamo il Santuario, aperto al culto nel 1948, con una navata centrale e due cappelle laterali, in una è conservato il mantello (“il pelliccione”) di santa Rita.

Roccaporena Santa Rita
fontana con le api © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Accanto al Santuario la fontana con le “Api Nere”, uno dei simboli che la tradizione affianca a Santa Rita: la Rosa, le Api, la Spina, la Vite, l’Anello Nuziale e il Rosario. Per ultima, la Chiesa di San Montano dedicata all’eremita siriano, patrono del paese. E’ il luogo più emozionante e denso di spiritualità, qui la Santa si recava a messa, fu battezzata e sposata e qui, secondo la tradizione, furono sepolti il marito Paolo, ucciso in una faida e poi i suoi due figli, morti di malattia.

Nel pomeriggio lasciamo Roccaporena, il viaggio continua a Bagnaia, con la visita a Villa Lante…

note al Link troverete maggiori informazioni su Roccaporena https://www.roccaporena.com

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola G.
© Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

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