676 Grotta dell’Acqua Nera


Grotta Acqua Nera
Grotta Acqua Nera © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Grotta dell’Acqua Nera (2° parte)

di: Paola Marini Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva

Data: 10-02-2022

Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Alpi Feltrine
Cartina: Tabacco foglio 023 Alpi Feltrine Le Vette – Cimonega
Segnavia: cartelli in loco, la carta Tabacco non segna sentieri
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentieri Escursionistici Attrezzati: (E.E.) Sentiero con infissi (funi corrimano e brevi scale) che però non snaturano la continuità del percorso EE – itinerario per Escursionisti Esperti.
Tempi di percorrenza*: ore 1,15 dalla cascata del Salton alla Grotta
Quota partenza: 885 m.s.l.m. San Donato
Quota da raggiungere: 597 m.s.l.m
Dislivello: m. 518 (saliscendi)
Giro: anello parziale
Punti di appoggio: San Donato
Acqua, sorgenti:
Località: San Donato (Lamon BL)
Copertura cellulare: sì parziale
Parcheggio/i: sì a San Donato, lato strada o presso il cortile dell ex Scuole
Tappe del percorso: in mattinata San Donato, Crosere, sentiero non segnato, Molin de Sora, Pian, Molin de Sot, Boal Santo, Cascata del Salton (h. 1,45), Grotta dell’Acqua Nera, ritorno al Boal Santo, Molin de Sot, stradina segnata verso Pian, Crosere, San Donato (h.1,15). Nel pomeriggio da San Donato in Val Nuvola e ritorno (h.2,45).
Partecipanti: l’autrice e quattro amici

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

Oggi giornata intensa, con un gruppetto di amici scopro in un colpo solo la Cascata del Saltòn, la Grotta dell’Acqua Nera e la Val Nuvola, tutti luoghi fantastici siti nel territorio di Lamon. Ho diviso il racconto in tre parti, la prima da San Donato alla Cascata del Salton, questa è la seconda dalla Cascata del Salton alla Grotta dell’Acqua Nera e ritorno al paese di San Donato (h. 1,15). Descriverò in seguito su questo blog la terza da San Donato in val Nuvola e ritorno. Per l’intero percorso, Cascata del Salton, Grotta e Val Nuvola, calcolare 5/6 ore. Seguitemi…

L’escursione in dettaglio: 

dopo aver visto la Cascata del Saltòn (675 in questo blog, a cui vi rimando) torniamo indietro fino al bivio e prendiamo il sentiero per la Grotta dell’Acqua Nera, che raggiungiamo in pochi minuti.

Grotta Acqua Nera
Grotta Acqua Nera © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Non si conosce l’origine del nome, certo l’antro che si spalanca tra le chiare rocce è nero, ma l’acqua è normalissima. Si pensa derivi dal colore del fondo, coperto di muschio scuro, su cui il torrente sotterraneo defluisce all’esterno prima di gettarsi nel Senaiga. Al contrario di oggi un tempo era sempre ben alimentato anche nei periodi di siccità, creando interrogativi sulla sua provenienza. Negli anni trenta è stato provato, con l’immissione di coloranti, come la grotta sia in comunicazione con le Grotte di Castel Tesino, poste a 1000 metri di quota e a qualche chilometro di distanza in linea d’aria. La fine sabbia ricca di cristalli di granito sedimentata all’interno della grotta indica un apporto di acque molto più lontane, provenienti dal Gruppo di Cima d’Asta. Questo fa intuire che esiste un vastissimo e intricato sistema di grotte comunicanti all’interno delle montagne.

Grotta Acqua Nera
Torrente Senaiga e il bosco © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Entriamo solo per pochi metri, illuminando la grande caverna con le pile, non ci pare il caso di inoltrarci nei cunicoli, visto che per le difficoltà e le tecniche specifiche richieste dalle caratteristiche della grotta, l’esplorazione è iniziata solo negli anni 70 da parte di un Gruppo Speleo sub di Padova e continuata negli ultimi anni da un Gruppo Speleologico di Valstagna (VI), sono stati esplorati 1600 metri superando tre impegnativi sifoni e molti difficili passaggi.
Presso un’altra grotta, il Bus de la Bela (detto anche Bus de la Vecia, della Tosa o Grotta di San Donato) sono stati trovati i resti di diversi esemplari dell’Ursus Spelaeus, l’orso delle caverne (di grosse dimensioni) che nel periodo tra il Pleistocene medio e il tardo Pleistocene abitava questo territorio, contemporaneamente al leone delle caverne e alla pericolosissima specie Homo (neanderthalensis e sapiens). Ho visitato questa grotta molti anni fa, ma oggi non è in programma, nel pomeriggio ci aspetta la Val Nuvola.
Uno scheletro proveniente da questa grotta è esposto al museo Civico di Crocetta del Montello, altri a Lamon, non mi ricordo se nelle Scuole o in Municipio.

Grotta Acqua Nera
Passerella sul Boal Santo © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Appena fuori dalla grotta, scorgiamo in una buca uno strano manufatto, sono i resti di una teleferica ad acqua, costruita nei primi anni del 1900 da un tal Isidoro Piasente, serviva per portare al borgo di Pian fieno, legna e la calce prodotta nella vicina fornace. L’acqua che la faceva funzionare arrivava con una condotta forzata dalla Cascata del Saltòn. Erano tempi duri, ci si industriava.
Facciamo ritorno per il percorso di andata, ripassando il bosco muscoso, le due passerelle sul Senaiga e quella che supera, stavolta in salita, il Boal Santo fino alle abitazioni di Molin de Sot.

Grotta Acqua Nera
Molin de Sot © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Qui invece di risalire per il sentiero di andata che passa a Molin de Sora e arriva a Crosere/San Donato, prendiamo la stradina che passando per Pian ci riporterà comodamente a Crosere. Poco prima di Crosere, su una svolta, un cartello ci indica che nel luogo dove ci troviamo, Col Furlan, sorgeva una costruzione a difesa della Via Claudia Augusta, proprio la realizzazione della stradina portò alla luce l’esistenza di antiche pavimentazioni. La fortificazione fu abbandonata nel IV secolo d.C. e nel 1510 (Guerra di Cambrai -distruzione di Feltre, cessione di territorio a Castel Tesino) fu completamente distrutta e le pietre vennero utilizzate per costruire numerose abitazioni, come abbiamo potuto vedere negli abitati di Molin e Crosere. Mi è facile immaginare una legione di soldati romani in marcia per questi luoghi selvaggi, cercando il modo migliore per superare i rilievi montani, le forre pericolose, tracciando e costruendo una via, alzando torri di vedetta e di difesa a tutela del percorso.

Grotta Acqua Nera
Ritorno a San Donato © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Poi il lungo periodo medioevale, lotte e dispute per il territorio con i confinanti Tesini, le distruzioni, l’isolamento della popolazione, il duro lavoro per la sopravvivenza, in ultimo l’emigrazione e l’abbandono del territorio. Mi risveglio dai sogni e riprendo il cammino insieme con i miei amici, a mezzogiorno circa arriviamo a Crosere, troviamo un posticino al sole dove consumare un lauto pranzo al sacco. Nel primo pomeriggio torniamo a San Donato, pronti per un nuovo itinerario, la Val Nuvola.

Nota: descrizioni e informazioni storiche dei luoghi sono state riprese dalla cartellonistica presente lungo il percorso e dalle mie ricerche.

ATTENZIONE le Cascate, le Forre, i Canyon, sono strettamente legati alle condizioni meteorologiche, in prossimità di un peggioramento meteorologico, il pericolo aumenta drasticamente l’attenzione va posta principalmente ad un alluvione improvvisa, innalzamento del livello di acqua nella gola o nella forra o canyon con il pericolo di rotolamento dei sassi sia quelli posti sopra la testa che nel torrente o dalla Cascata.

Autore/i: Paola Marini Gardin
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento qui sotto?
Pubblicato da Salvatore Stringari
© Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

9 pensieri riguardo “676 Grotta dell’Acqua Nera

  1. proprio bella questa escursione, dovrò ricordarmene se un giorno capiterò da quelle parti, anche qua in Liguria, nel Finalese, ci sono grotte simili, molto suggestive, anche se meno sviluppate di quella che hai raccontato..👍👍👍

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