I sentieri e le difficoltà
Nota: nella compilazione degli itinerari che vi raccontiamo teniamo sempre conto delle difficoltà oggettive e non di quelle soggettive, cerchiamo comunque di riportare quelle usate ufficialmente, cioè da fonti ufficiali, quali il CAI/SAT o Guide Alpine, libri specializzati di montagna e escursioni
Sentiero Turistico
– (T) o turistico, Itinerario di ambito locale su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale o turistico – ricreativo (nella scala di difficoltà CAI è classificato T – itinerario escursionistico – turistico).
Sentiero Escursionistico
– (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Sentiero Alpinistico
(E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E) Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Sentiero Attrezzato
– (E.E.) Sentiero con infissi (funi corrimano e brevi scale) che però non snaturano la continuità del percorso EE – itinerario per Escursionisti Esperti.
Sentiero Storico
– Itinerario escursionistico che ripercorre “antiche vie” con finalità di stimolo alla conoscenza e valorizzazione storica dei luoghi visitati generalmente non presenta difficoltà tecniche (T) Turistico oppure Escursionistico (E)
Sentiero Tematico
– E’ un itinerario a tema specifico prevalente (naturalistico, glaciologico, geologico, storico, religioso) di chiaro scopo didattico formativo. Usualmente attrezzato con apposita tabellatura e punti predisposti per l’osservazione è comunemente adatto anche all’escursionista inesperto e si sviluppa in aree limitate e ben funzionali, molti all’interno di parchi o riserve (generalmente è breve e privo di difficoltà tecniche T oppure E)
Via ferrata o attrezzata*
– (E.E.A) Itinerario che conduce l’alpinista su pareti rocciose o su creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata. Richiede adeguata preparazione ed attrezzatura quale casco, imbrago e dissipatore E.E.A – itinerario per escursionisti esperti con attrezzatura.
I sentieri EEA si suddividono in:
Facile – F = tracciato molto protetto, ben segnato, poco esposto e dove le strutture metalliche si limitano al solo cavo e/o catena fissati unicamente per migliorare la sicurezza, ma che potrebbero essere evitati (o non usati) se percorsi da alpinisti esperti.
Poco difficile – PD = tracciato più articolato con canali e camini, con passaggi verticali e a tratti esposto; normalmente attrezzato con cavo o catena, con pioli e/o scale metalliche fisse.
Difficile – D = tracciato continuamente verticale, molto articolato e con tratti esposti; attrezzato con funi metalliche e/o catene, vari infissi metallici che richiedono un certo impegno fisico anche se con l’aiuto di pioli di appoggio.
Molto difficile – MD = tracciato su rocce molto ripide ed estremamente articolate, ma senza validi appoggi che richiede anche il superamento di tratti strapiombanti; attrezzato con funi metalliche e/o catene; solo occasionalmente con gradini artificiali che richiedono in ogni caso una notevole forza fisica.
Estremo – E = tracciato estremamente difficile, verticale e strapiombante, attrezzato prevalentemente con sola corda fissa e/o catena; gli appoggi esistenti sono esclusivamente naturali ed i pioli fissati sono pochissimi; è necessaria molta forza fisica, soprattutto nelle braccia e se non in possesso di tecnica d’arrampicata, la scalata risulterà eccezionalmente difficile.
Ciao, il sentiero che ti dicevo lo trovi sul mio blog o è il nr. 6 e se hai intenzione di farlo in andata e ritorno dalla stessa parte, senza fare il giro, che è lungo, ti consiglio di partire dalla parte di Toss – Castel Thun. Più caratteristico. Dall\’altra parte inizia con la strada sterrata che porta alla malga di Vervò oppure con il sentiero romano che porta in fondo alla valle che poi devi risalire, passare il ponte sospeso (corto) per riportarti in quota.
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